Domani 26 marzo 2015 alle
14,30 si terrà la tanto attesa, e più volte rinviata, audizione in merito all’atto
aziendale della Asl di Frosinone innanzi alla commissione regionale. Se
ciò realmente avverrà, perché dopo i continui rinvii, anche dell’ultima ora, è lecito mantenere qualche dubbio, finalmente
il management della Asl provinciale
potrà avere la benedizione sul suo programma….forse. Un programma che -nonostante il blocco del TAR
sui decreti attuativi alla
riorganizzazione della rete ospedaliera, nonostante certe operazioni di
privatizzazione predisposti in regione (appalto recup), simile ad alcune presenti nell’atto,
siano finiti nei fascicoli di “Mafia Capitale”
- deve risultare "applicabile", così come riportato sul sito della Regione.
Perché
una tale ostinazione nonostante alla Pisana tiri una così brutta aria? Perché questo tira e molla di convocazioni e
sconvocazioni? Mistero, anche se personalmente un’idea ce l’avrei. Più che un’idea
uno scenario ipotetico che vado ad illustrare nella sua visionaria evoluzione.
Nel
febbraio scorso filtrò la notizia che la commissione regionale
avrebbe bocciato l’atto presentato dalla
Mastrobuono non ritenendolo confacente alle linee guida regionali. Le
obiezioni riguardavano l’eccessiva dispendiosità del dispositivo, tagli all’acqua
di rose insomma. Altro che le lamentazioni della associazioni rispetto alla
nocività del piano sulla sanità provinciale! Quell’atto concedeva troppo al
sistema sanitario locale. La D.ssa Mastrobuono nei giorni successivi, si prodigò nella strenua difesa del suo
programma, ne uscì come la paladina del diritto alla salute del Popolo ciociaro.
I tira e molla sono continuati, la prima
audizione era stata fissata per il 26
febbraio e ad oggi non è avvenuta (domani sembra sia il giorno buono), sono state apportate modifiche note solo a
pochi, fra cui il sindaco di Frosinone, si è discusso se a seguito di tali cambiamenti
l’atto dovesse tornare all’esame della conferenza
dei sindaci. Una serie di eventi preparatori per il verdetto che
presumibilmente domani confermerà il giudizio negativo della commissione
regionale ipotizzato a febbraio. Ne confermerà le motivazioni circa un programma dispendioso poco rispondente alle
linee di austerity decise dalla Regione.
Inizierà così un gioco delle parti, con indignazione
dei politici, della D.ssa Mastrobuono, prese di posizione per la crudeltà dei commissari regionali, minacce di dimissioni in caso di altre privazioni verso la sanità provinciale. Proteste contro la decisione di non avvallare
il piano della D.ssa Mastrobuono fiumi di comunicati stampa ecc. ecc. Il tutto
per far sembrare la successiva approvazione dell’atto, che avverrà così come redatto, cioè senza il recepimento
delle restrizioni suggerite dalla commissione, come una vittoria della manager,
dei sindaci che l’hanno approvata. Una vittoria determinata dal fatto che la
D.ssa Mastrobuono sarà riuscita, contro tutto e tutti, ad evitare
ulteriori tagli alla sanità della Provincia, attraverso la definizione di uno
strumento programmatico , che si trasformerà, da arma distruttrice, a presidio di difesa
della sanità pubblica.
Insomma sospetto che si stia predisponendo
una squallido teatrino per farci fessi e
contenti. Ritenete che questo scenario sia troppo fantasioso? Chi vivrà vedrà e
speriamo di non ammalarci nel frattempo.
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