Coordinamento
Provinciale per la Sanità
Il Coordinamento sta assistendo a dei segnali inequivocabili che non possono
passare inosservati.
La Commissione tecnica regionale, la commissione regionale
sanità, molti consiglieri regionali, si stanno esprimendo tutti contro l’atto
aziendale della Asl di Frosinone. Il TAR, per di più, ha sospeso i decreti di
Zingaretti che sono i progenitori dell’atto aziendale.
I nodi che il coordinamento da agosto dello scorso anno aveva
previsto stanno venendo al pettine , e non ci voleva certo un grande sforzo a capire
che questo atto aziendale è la celebrazione della distruzione della sanità di
questa provincia.
E finalmente, dopo otto mesi di confronti pubblici serrati
promossi dal Coordinamento con iniziative di ogni tipo ed in tutto il
territorio della provincia, anche il PD ha capito la validità delle nostre
critiche e dei nostri obbiettivi. Anche quei rappresentanti istituzionali che
sostenevano la giustezza dell’operato della manager generale della ASL, oggi si
muovono nella direzione opposta evidenziando riserve e criticità di questo
famigerato atto aziendale.
Se il Tar sospende i decreti, se l’atto aziendale viene
osservato e le note di correzione diventano misteriose e se la commissione
sanità rimanda continuamente l’appuntamento con il manager della Asl senza
spiegarne i motivi, se alcuni consiglieri regionali della provincia silenti
fino ad ora esprimono critiche non celate all’atto aziendale, ai sindaci che lo
hanno approvato non viene proprio nessun dubbio? Perché non sono i primi a
chiedere la convocazione della conferenza locale della sanità? Quali sono i
loro veri interessi? E’ un caso che il sindaco di Frosinone, presidente della
conferenza locale sanità accetti di essere declassato a portavoce della manager
senza alcuna reazione?
Ma è possibile che proprio i sindaci rimangano gli ultimi passivi
conniventi con questa dirigenza aziendale artefice del progetto di
smantellamento sanitario provinciale? Proprio loro, gli unici eletti da quei
cittadini che sono le vittime quotidiane dello sfascio sanitario.
Siamo di fronte a una svolta. Le bugie sparate a raffica, le
promesse da marinaio, le rappresentazioni di scatole vuote fatte passare per
policlinici ad alta specializzazione, sono state impietosamente smascherate.
Se consiglieri regionali esterni a questa provincia,
conducono la difesa del nostro territorio e della salute della nostra
popolazione, condividendo analisi, valutazioni e obiettivi del coordinamento, è
ora che gli elettori della ciociaria prendano coscienza del piatto avvelenato che
è stato loro riservato dai tecnocrati romani.
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