lunedì 17 agosto 2015

Orrori dalla Turchia

Michele Rabà






















Ekin Van, the Kurdish PKK comrade that Turkish soldiers have tortured, killed, and let naked on the street. Now the Erdogan genocide government wants to arrest those who have show your corpse photos, not those who did yiu this. I AM SHOWING THIS PHOTO. ASK ME TO BE GOT IN A TURKISH PRISON ERDOGAN. MAYBE A GOVERNMENT SO EAGER TO PLEASE NETHANIYAU THE RIPPER WOULD SAY YES
FAREWELL COMRADE! I HOPE TO MEET YOU ONE DAY. NOW HAVE A REST QUIET: THIS WORLD MANAGED BY FULL OF SHIT MALES DID NOT DESERVE YOU.

 Ekin Van la compagna del PKK  che i soldati turchi hanno torturato ucciso e lasciato il corpo nudo in mezzo alla strada. Ora il governo genocida di Erdogan vuole arrestare che ha diffuso la foto del tuo cadavere e non chi tu ha fatto questo. Io sto diffondendo questa foto. Chiedi che Erdogan possa essere sbattuto in una prigione turca. Forse un governo così ansioso di far piacere allo squartatore Nethaniyau dirà di si.

BELLA CIAO COMPAGNA! SPERO DI INCONTRARTI UN GIORNO. ORA RIPOSA TRANQUILLA, CHE' QUESTO MONDO DI MASCHI DI MERDA NON TI MERITAVA.


A proposito di EKIN WAN, combattente del PKK torturata, uccisa da agenti dello stato turco che poi ne hanno abbandonato il corpo nudo in una strada a Varto nella provincia di Muş le YDK scrivono in un comunicato: 
"NON SIAMO SPAVENTATE:
PERCHE' SAPPIAMO CHE QUESTO STATO E' ASSASSINO.
LO SAPPIAMO DAI VILLAGGI CHE HA EVACUATO E DALLE DONNE IMPRIGIONATE CHE HA UCCISO.
PERCHE' SAPPIAMO CHE QUESTO STATO E' STUPRATORE, LO SAPPIAMO DAI SENI TORTURATI DELLE DONNE, DAI TENTATIVI DI FIACCARE ATTRAVERSO LO STUPRO LA LORO VOLONTA', DALLE DONNE IMPRIGIONATE E TORTURATE IN CARCERE. 
LO SAPPIAMO DALLE VOSTRE SPORCHE GUERRE INGIUSTE CHE. NON DEL NOSTRO CORPO CI FANNO VERGOGNARE, MA SEMMAI DELLA NOSTRA UMANITA'.
LO SAPPIAMO DA SHENGAL E DA KOBANȆ
E' CHIARO CHE QUESTA VOSTRA MISOGINIA NASCE DALLA PAURA CHE AVETE DELLE DONNE CHE LOTTANO SULLE BARRICATE, NELLE PRIGIONI E SUI MONTI. 
NOI NON ABBIAMO PAURA DI VOI E NON CI VERGOGNIAMO DEL NOSTRO CORPO"
(dal comunicato dell'YDK)


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