martedì 18 agosto 2015

Quando la notizia non fa notizia

Luciano Granieri


Discutiamo d’informazione. Il cane che morde il padrone non è una notizia, il padrone che morde il cane è una notizia. Allo stesso modo, un tifoso che paga l’abbonamento per la  squadra di calcio del cuore non è una notizia.  Mi pare del tutto normale che chi voglia assistere a tutte la partite della compagine della propria città corrisponda il prezzo stabilito per il settore dello stadio da cui deciderà di ammirare le gesta dei suoi beniamini.  

Se ciò è vero pongo una domanda ai mezzi d’informazione della nostra città. Il fatto che il sindaco Ottaviani abbia pagato l’abbonamento per assistere a tutte le partite del Frosinone è una notizia? Cioè si può paragonare al cane che morde il padrone o, viceversa al padrone che morde il cane? Il dubbio che si sia spacciata per grande notizia   un evento  assolutamente  normale, quindi un’ informazione del tutto priva di interesse per la collettività, è legittimo. A meno che diffondere l’assoluta normalità di un sindaco che si paga l’abbonamento alla squadra di calcio non sia atto di pura piaggeria, o   cassa di risonanza per fini di consenso,  da parte degli organi d’informazione locali un tantino asserviti .  

Questo purtroppo ci sta.  Ma la faccenda può essere considerata da un altro punto di vista. In un sistema in cui istituzioni e amministratori locali  vivono di privilegi, come l’ottenimento dell’abbonamento della squadra di calcio gratuitamente, la valenza dell’informazione   viene completamente rovesciata. Diventa  cioè una    notizia il fatto che un sindaco abbia pagato per comprare  il suo abbonamento, anziché ottenere il privilegio di assistere alle partite gratis. E’ indubbio che le èlite di Frosinone campino di privilegi. 

Lo stesso sindaco, pur pagandosi lo stadio, ha esercitato il privilegio di licenziare i lavoratori della Multiservizi per assolvere  ad impegni elettorali.  Ha ottenuto il privilegio di fare affari con la più grande famiglia di muratori della città, cedendo loro, senza colpo ferire, un’area che contiene importanti reperti archeologici, pronta ad essere seppellita definitivamente sotto 35 mila metri cubi di cemento.  Ha avuto il privilegio di sprecare denaro pubblico per organizzare eventi artistici a lui graditi penalizzando altre manifestazioni ormai storicamente consolidate, come  il cinema all’aperto o la festa “cantine aperte” nel quartiere Giardino.  Questi ed altri privilegio  si è "acchittato" il sindaco Ottaviani, altro che l’abbonamento gratis. 

Forse  è su questi aspetti che una informazione un po’ meno asservita dovrebbe soffermarsi e non sul gesto eroico, ma del tutto normale , dell’acquisto dell’abbonamento da parte del sindaco. Francamente penso che ai cittadini di Frosinone, il pagamento dell’abbonamento da parte del primo cittadini  interessi poco. Penso che la collettività potrebbe essere maggiormente interessata a sapere la disponibilità dei  servizi ed il loro costo. Un sindaco che si paga l’abbonamento allo stadio, ma favorisce la speculazione edilizia , non muove un dito per limitare la disoccupazione, ma anzi contribuisce ad aumentarla, taglia i servizi in modo pesante , non è esattamente un’amministratore da osannare. Spero che le altre testate locali lo capiscano in fretta e smettano di fare da cassa di risonanza ad un amministratore che fa finta di rinunciare a certi  privilegi e sfrutta la risonanza mediatica di un atto del tutto normale. Proviamo a fare un’informazione seria, vi prego. 

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