Discutiamo d’informazione. Il cane che morde il padrone non
è una notizia, il padrone che morde il cane è una notizia. Allo stesso modo, un
tifoso che paga l’abbonamento per la squadra di calcio del cuore non è una notizia. Mi pare del tutto normale che chi voglia assistere a tutte la partite della
compagine della propria città corrisponda il prezzo stabilito per il settore
dello stadio da cui deciderà di ammirare le gesta dei suoi beniamini.
Se ciò è vero pongo una domanda ai mezzi
d’informazione della nostra città. Il fatto che il sindaco Ottaviani abbia pagato
l’abbonamento per assistere a tutte le partite del Frosinone è una notizia?
Cioè si può paragonare al cane che morde il padrone o, viceversa al padrone che
morde il cane? Il dubbio che si sia spacciata per grande notizia un evento assolutamente normale, quindi un’ informazione del tutto
priva di interesse per la collettività, è legittimo. A meno che diffondere l’assoluta
normalità di un sindaco che si paga l’abbonamento alla squadra di calcio non
sia atto di pura piaggeria, o cassa di risonanza per fini di consenso, da parte degli organi d’informazione locali un
tantino asserviti .
Questo purtroppo ci
sta. Ma la faccenda può essere considerata
da un altro punto di vista. In un sistema in cui istituzioni e amministratori
locali vivono di privilegi, come l’ottenimento dell’abbonamento della squadra
di calcio gratuitamente, la valenza dell’informazione viene
completamente rovesciata. Diventa cioè
una notizia
il fatto che un sindaco abbia pagato per comprare il suo abbonamento, anziché ottenere il
privilegio di assistere alle partite gratis. E’ indubbio che le èlite di
Frosinone campino di privilegi.
Lo stesso sindaco, pur pagandosi lo stadio, ha
esercitato il privilegio di licenziare i lavoratori della Multiservizi per assolvere ad impegni elettorali. Ha ottenuto il privilegio di fare affari con
la più grande famiglia di muratori della città, cedendo loro, senza colpo
ferire, un’area che contiene importanti reperti archeologici, pronta ad essere
seppellita definitivamente sotto 35 mila metri cubi di cemento. Ha avuto il
privilegio di sprecare denaro pubblico per organizzare eventi artistici a lui
graditi penalizzando altre manifestazioni ormai storicamente consolidate,
come il cinema all’aperto o la festa “cantine
aperte” nel quartiere Giardino. Questi
ed altri privilegio si è "acchittato" il
sindaco Ottaviani, altro che l’abbonamento gratis.
Forse è su questi aspetti
che una informazione un po’ meno asservita dovrebbe soffermarsi e non sul gesto
eroico, ma del tutto normale , dell’acquisto dell’abbonamento da parte del
sindaco. Francamente penso che ai cittadini di Frosinone, il pagamento dell’abbonamento
da parte del primo cittadini interessi
poco. Penso che la collettività potrebbe essere maggiormente interessata a
sapere la disponibilità dei servizi ed
il loro costo. Un sindaco che si paga l’abbonamento allo stadio, ma favorisce
la speculazione edilizia , non muove un dito per limitare la disoccupazione, ma
anzi contribuisce ad aumentarla, taglia i servizi in modo pesante , non è
esattamente un’amministratore da osannare. Spero che le altre testate locali lo
capiscano in fretta e smettano di fare da cassa di risonanza ad un amministratore
che fa finta di rinunciare a certi
privilegi e sfrutta la risonanza mediatica di un atto del tutto normale.
Proviamo a fare un’informazione seria, vi prego.
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