venerdì 30 ottobre 2015

Disoccupazione in Provincia. Mancano le risposte dalla Regione

Il segretario del pcdi di frosinone

Della Posta Oreste

La Direzione provinciale del PCd’I ha esaminato ancora una volta la gravissima e drammatica situazione degli oltre 130000 disoccupati del frusinate. A oggi dopo oltre un mese dall’incontro del 24 settembre svolto presso l’assessore Lucia Valente non ci sono segnali di una qualche volontà d’intervento tempestivo e adeguato all’urgenza.
Si è parlato di “Reddito di Cittadinanza attiva”. Ma purtroppo sa di solo annuncio perché se si respinge la proposta di rifinanziamento di una legge assai simile, perfettibile, ma esistente, con l’argomento che non ci sono soldi, come si fa a promettere una nuova legge con le stesse finalità? Perché per la nuova ci sarebbero i fondi? Dove? Ci pare che sia una cosa tutta da vedere, senza costituire minimamente un’iniziativa che possa concretarsi in tempi brevi quali l’emergenza frusinate richiede con la massima urgenza. Eppure in quella sede del 24 settembre si è parlato che la proposta sarebbe stata portata al prossimo consiglio regionale. Da quel giorno se ne sono svolti già alcuni. Ma, nulla. Quella legge è indispensabile oggi e non può diventare una bandierina da sventolare in vista di elezioni.
Non s’è parlato d’altro, se non dei progetti futuri della Regione, esaminare le altre richieste della Piattaforma della Vertenza Frusinate chi i comunisti frusinati giudicano un ottimo documento di proposte concrete e realizzabili. Ricordiamo a tutti, per citare uno di questi obiettivi, che al punto 4 viene proposto «un alleggerimento della pressione fiscale locale sui nuclei familiari in difficoltà, ma anche con un intervento serio, possibilmente insieme alla Regione, verso le società di servizi (acqua, luce, gas, telefoni ecc) perché partecipino a fronteggiare l’emergenza;»
Inoltre si chiede ai Comuni ma anche alle associazioni di volontariato «l’istituzione di Sportelli per il Lavoro Occasionale che mettano in comunicazione esigenze di prestazioni e bisogno di lavoro anche temporaneo: piccoli lavori di sistemazione o rinnovo ambienti di case, giardinaggio, data enter, sostegno scolastico agli studenti e tante altre esigenze reali.»
Nell’incontro del 24 settembre non c’è traccia di confronto su queste proposte. Perché? Non ci si dica che non competono alla Regione. Non sta scritto da nessuna parte che la Regione legifera solo sulla base di input dall’alto nazionali ed europei, come sembra fare, ma è anche organo politico d’indirizzo e perché non darlo soprattutto dove neppure dovrebbe spendere denaro?
Ebbene ci sono lavori da svolgere? Ai comuni non si chiede di assumere, ma solo di legittimare elenchi a cui possano attingere privati cittadini o imprese utilizzando disoccupati in base alla legge come ricordato poco prima.
Nei comuni ci sono imposizioni fiscali da pagare, perché non defiscalizzarle per le famiglie interessate con una delibera ad hoc che indichi i parametri temporali di durata e l’entità dell’alleggerimento attingendo i nomi dagli elenchi comune per comune già pronti presso l’Ufficio provinciale per l’Impego?
I comunisti ciociari vogliono che non si dimentichino queste esigenze e chiedono che abbiano risposte urgenti. I
Il PCd’I chiama tutti i suoi iscritti e simpatizzanti a lottare con chi soffre e a mobilitarsi per chiedere al Consiglio regionale che discuta subito e approvi la Mozione firmata da tutte le opposizioni sull’emergenze frusinate.

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