Il segretario del pcdi di frosinone
Della Posta Oreste
La Direzione provinciale del PCd’I ha esaminato
ancora una volta la gravissima e drammatica situazione degli oltre 130000
disoccupati del frusinate. A oggi dopo oltre un mese dall’incontro del 24
settembre svolto presso l’assessore Lucia Valente non ci sono segnali di una
qualche volontà d’intervento tempestivo e adeguato all’urgenza.
Si è parlato di “Reddito di Cittadinanza attiva”.
Ma purtroppo sa di solo annuncio perché se si respinge la proposta di
rifinanziamento di una legge assai simile, perfettibile, ma esistente, con
l’argomento che non ci sono soldi, come si fa a promettere una nuova legge con
le stesse finalità? Perché per la nuova ci sarebbero i fondi? Dove? Ci pare che
sia una cosa tutta da vedere, senza costituire minimamente un’iniziativa che
possa concretarsi in tempi brevi quali l’emergenza frusinate richiede con la
massima urgenza. Eppure in quella sede del 24 settembre si è parlato che la
proposta sarebbe stata portata al prossimo consiglio regionale. Da quel giorno
se ne sono svolti già alcuni. Ma, nulla. Quella legge è indispensabile oggi e
non può diventare una bandierina da sventolare in vista di elezioni.
Non s’è parlato d’altro, se non dei progetti
futuri della Regione, esaminare le altre richieste della Piattaforma della
Vertenza Frusinate chi i comunisti frusinati giudicano un ottimo documento di
proposte concrete e realizzabili. Ricordiamo a tutti, per citare uno di questi
obiettivi, che al punto 4 viene proposto «un alleggerimento della
pressione fiscale locale sui nuclei familiari in difficoltà, ma anche con un
intervento serio, possibilmente insieme alla Regione, verso le società di
servizi (acqua, luce, gas, telefoni ecc) perché partecipino a fronteggiare
l’emergenza;»
Inoltre si chiede ai Comuni ma anche alle
associazioni di volontariato «l’istituzione di Sportelli
per il Lavoro Occasionale che mettano in comunicazione esigenze di prestazioni
e bisogno di lavoro anche temporaneo: piccoli lavori di sistemazione o rinnovo
ambienti di case, giardinaggio, data enter, sostegno scolastico agli studenti e
tante altre esigenze reali.»
Nell’incontro del 24 settembre non c’è traccia di
confronto su queste proposte. Perché? Non ci si dica che non competono alla
Regione. Non sta scritto da nessuna parte che la Regione legifera solo sulla
base di input dall’alto nazionali ed europei, come sembra fare, ma è anche
organo politico d’indirizzo e perché non darlo soprattutto dove neppure
dovrebbe spendere denaro?
Ebbene ci sono lavori da svolgere? Ai comuni non si chiede di assumere, ma solo di legittimare elenchi a cui possano attingere privati cittadini o imprese utilizzando disoccupati in base alla legge come ricordato poco prima.
Nei comuni ci sono imposizioni fiscali da pagare, perché non defiscalizzarle per le famiglie interessate con una delibera ad hoc che indichi i parametri temporali di durata e l’entità dell’alleggerimento attingendo i nomi dagli elenchi comune per comune già pronti presso l’Ufficio provinciale per l’Impego?
Ebbene ci sono lavori da svolgere? Ai comuni non si chiede di assumere, ma solo di legittimare elenchi a cui possano attingere privati cittadini o imprese utilizzando disoccupati in base alla legge come ricordato poco prima.
Nei comuni ci sono imposizioni fiscali da pagare, perché non defiscalizzarle per le famiglie interessate con una delibera ad hoc che indichi i parametri temporali di durata e l’entità dell’alleggerimento attingendo i nomi dagli elenchi comune per comune già pronti presso l’Ufficio provinciale per l’Impego?
I comunisti ciociari vogliono che non si dimentichino
queste esigenze e chiedono che abbiano risposte urgenti. I
Il PCd’I chiama tutti i suoi iscritti e
simpatizzanti a lottare con chi soffre e a mobilitarsi per chiedere al
Consiglio regionale che discuta subito e approvi la Mozione firmata da tutte le
opposizioni sull’emergenze frusinate.
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