La manager Asl Isabella Mastrobuono si è presentata, il 26 ottobre scorso, a giudizio dai sindaci
della Provincia di Frosinone. La conferenza dei sindaci, su
richiesta della Regione, è stata
chiamata ad esprimere un parere sui 18 mesi
di gestione della Asl da parte del direttore generale. Il giudizio è stato
negativo. 60 primi cittadini in rappresentanza di 370.000 abitanti hanno bocciato l’operato della Mastrobuono. Solo 4 ne hanno giudicato con favore la
gestione. Fra i fantastic four, i sindaci di Pontecorvo e Ceprano, Comuni dove è stata aperta la casa della salute,
Ferentino -ma si sa Pompeo non poteva contraddire il suo sponsor Scalia, da sempre favorevole alla dottoressa
proveniente da Tor Vergata - e Boville Ernica.
Fra i sessanta censori della
Mastrobuono si notano alcuni suoi ex fedeli ammiratori , Bassetta di Anagni, Golini Petrarcone
per Cassino, Tersigni da Sora e il
nostro amato sindaco Ottaviani, il quale ha dichiarato che il voto contrario
non era da riferirsi all’operato della manager, ma al suo mandante Zingaretti. Si
intuisce quindi che fino a quando il fratello di Montalbano
sarà alla guida della Regione, qualsiasi manager si succederà alla guida della
Asl per Ottaviani sarà da bocciare.
Ma cosa è cambiato da poco meno di un anno
ad oggi? Da quando cioè, era la metà di
novembre, i sindaci sopra citati , hanno benedetto l’atto
aziendale proposto dalla Mastrobuono, consacrata manager saggia e illuminata? Un
documento, l'atto aziendale, che determina il programma gestionale della Asl i cui effetti non finiscono oggi, ma hanno
validità fino a tutto il 2016 . Da Fata Turchina a Maga Magò nel giro di una anno, quali i gravi misfatti
che hanno indotto i sindaci ad adottare
una tale perentoria inversione di giudizio? E’ sopravvenuta un’epidemia grave
che ha infettato tutta la popolazione e fatto emergere improvvisamente l’inadeguatezza
delle strutture sanitarie provinciali?
“E’ un
giudizio politico, perché non abbiamo le competenze per esprimerci nel merito
tecnico”, sostengono i sindaci che hanno
bocciato la Mastrobuono . L’entusiastica accettazione dell’atto aziendale votato nel
novembre 2014 è stata una scelta politica o tecnica? Promuovere un documento in cui il numero dei
posti letto è inferiore a quanto stabilito per legge, dove non è prevista l’attivazione
di alcuna procedure per ridurre la
mobilità passiva che costa alla Asl centinaia di migliaia euro l’anno, dove si riduce il numero degli ospedali di zona da quattro a tre, si smembra la rete pubblica
dei laboratori di analisi e dei centri riabilitativi (per citare solo alcune
nefandezze presenti nell’atto), è frutto di un’analisi tecnica o politica? E tale scelta, politica o tecnica, allora tenne conto di quanto già stava avvenendo nelle strutture
sanitarie del territorio con la chiusura di reparti, accorpamento di unità operative
depotenziamento generale dei servizi ai malati? Un contesto che già prefigurava la spoliazione
in atto oggi.
Eppure il Coordinamento provinciale per la sanità, grazie
ad alcuni operatori sanitari militanti nell’organizzazione, fornì un supporto tecnico più che
esauriente ai sindaci e alla popolazione, spiegando perché l’atto aziendale era deleterio per la salvaguardia
della salute dei cittadini. Alcuni sindaci doppiogiochisti, fra cui quello del Capoluogo, parteciparono alle riunioni del Coordinamento, fingendo di ascoltare, promettendo battaglia per
non far passare il misfatto, ma disseminando qua e la qualche ostacolo nel
percorso, ponendo distinguo, cercando perdite di tempo anche attraverso
sbicchierate nei pub, se ne ricorda una memorabile ad Alatri del sindaco
Ottaviani.
Dunque di quale scelta politica si discetta oggi, nel bocciare la
Mastrobuono quando ormai le linee guida
votate allora sono pienamente operative e inarrestabili nel devastare la sanità pubblica ciociara? “Non ha mantenuto le promesse”, sostengono i
sindaci, contrari alla manager. Già quali promesse? Quelle del potenziamento
del polo oncologico di Sora? Del Dea di
II livello a Frosinone? Propositi che solo uno sprovveduto avrebbe potuto
giudicare realizzabili entro il 2015 e oltre. Ma forse ci si riferisce ad altre
promesse, magari a noi ignote. A pensar male si fa peccato... etc. etc.
Un piccolo ripasso per chi ha la memoria corta.
Video tratto dal documentario "Sanità ciociara cronaca di una morte annunciata.
Per vedere l'intero documentario clicca QUI
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