giovedì 22 ottobre 2015

Smobilitazione del reparto di pediatria presso l'Ospedale Spaziani

Francesco Notarcola – Coordinamento provinciale della sanità   

Lamentele, proteste, segnalazioni e rimostranze ci giungono quotidianamente da cittadini-genitori per la insostenibile situazione che si è determinata nel reparto di pediatria dell’ospedale del Capoluogo.
Questo reparto, infatti, va avanti con tre medici di cui uno è in malattia e un altro è esentato dai turni notturni.
La guardia notturna è interdisciplinare e deve, perciò, provvedere ed assistere anche il reparto di neonatologia ed alla consulenza pediatrica richiesta dal pronto soccorso. Le conseguenze di tale situazione potrebbero essere drammatiche nel caso si verificassero due eventi di emergenza. In tutta la provincia di Frosinone non esiste un pronto soccorso pediatrico. Prima che arrivassero i grandi cervelli a dirigere la ASL nel reparto pediatrico c’era tutto   compreso un organico medico di tutto rispetto.
Però in questi due reparti, in compenso, abbiamo tre primari-referenti.
Inoltre c’è da sottolineare che se un bambino ha necessità della consulenza o dell’intervento in emergenza dello specialista ORL (otorinolaringoiatra), dalle ore 14 del venerdì alle ore 8.30 di lunedì, deve essere dirottato a Cassino. Infatti il reparto ORL del “Fabrizio Spaziani”, in questi giorni è chiuso.( Questo problema esiste anche per i pazienti adulti.) Se un bambino ha bisogno di una consulenza ematologica viene dirottato a Roma perché da noi non esiste ematologia pediatrica. Occorre sottolineare che in questo reparto affluiscono i bambini da tutti i comuni del centro nord della provincia.
Questa realtà drammatica è anche la conseguenza delle decisioni che sono state assunte dalla Regione Lazio e dalla  direzione generale della ASL  per rispondere, in modo strumentale, a richieste di interesse politico-clientelare.

 Questo caos sanitario che vive un reparto dedicato ai bambini , unico, in un territorio dove esiste una popolazione di circa 400 mila persone, rappresenta una vergogna da cancellare urgentemente. I Sindaci, a cominciare da quello del capoluogo, e la conferenza locale della sanità sono ancora una volta chiamati in causa per le loro responsabilità unitamente al Presidente,  al Vice Presidente della provincia ed ai consiglieri regionali che brillano per il loro silenzio che diventa complicità. I cittadini non possono e non devono rimanere indifferenti e continuare a dare la loro fiducia a chi è responsabile dello sfascio sanitario approvando in toto le scelte scellerate del presidente Zingaretti

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