Francesco Notarcola – Coordinamento provinciale della sanità
Lamentele, proteste, segnalazioni e rimostranze ci giungono
quotidianamente da cittadini-genitori per la insostenibile situazione che si è
determinata nel reparto di pediatria dell’ospedale del Capoluogo.
Questo reparto, infatti, va avanti con tre medici di cui uno
è in malattia e un altro è esentato dai turni notturni.
La guardia notturna è interdisciplinare e deve, perciò,
provvedere ed assistere anche il reparto di neonatologia ed alla consulenza
pediatrica richiesta dal pronto soccorso. Le conseguenze di tale situazione
potrebbero essere drammatiche nel caso si verificassero due eventi di
emergenza. In tutta la provincia di Frosinone non esiste un pronto soccorso
pediatrico. Prima che arrivassero i grandi cervelli a dirigere la ASL nel
reparto pediatrico c’era tutto compreso
un organico medico di tutto rispetto.
Però in questi due reparti, in compenso, abbiamo tre
primari-referenti.
Inoltre c’è da sottolineare che se un bambino ha necessità della
consulenza o dell’intervento in emergenza dello specialista ORL
(otorinolaringoiatra), dalle ore 14 del venerdì alle ore 8.30 di lunedì, deve
essere dirottato a Cassino. Infatti il reparto ORL del “Fabrizio Spaziani”, in
questi giorni è chiuso.( Questo problema esiste anche per i pazienti adulti.)
Se un bambino ha bisogno di una consulenza ematologica viene dirottato a Roma
perché da noi non esiste ematologia pediatrica. Occorre sottolineare che in
questo reparto affluiscono i bambini da tutti i comuni del centro nord della
provincia.
Questa realtà drammatica è anche la conseguenza delle
decisioni che sono state assunte dalla Regione Lazio e dalla direzione generale della ASL per rispondere, in modo strumentale, a
richieste di interesse politico-clientelare.
Questo caos sanitario
che vive un reparto dedicato ai bambini , unico, in un territorio dove esiste
una popolazione di circa 400 mila persone, rappresenta una vergogna da
cancellare urgentemente. I Sindaci, a cominciare da quello del capoluogo, e la
conferenza locale della sanità sono ancora una volta chiamati in causa per le
loro responsabilità unitamente al Presidente,
al Vice Presidente della provincia ed ai consiglieri regionali che
brillano per il loro silenzio che diventa complicità. I cittadini non possono e
non devono rimanere indifferenti e continuare a dare la loro fiducia a chi è
responsabile dello sfascio sanitario approvando in toto le scelte scellerate
del presidente Zingaretti
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