Insisto, e continuo a
sostenere che il prossimo candidato del
Pd alla Camera, nominato nel nostro
territorio, sarà Nicola Ottaviani.
Lo stato comatoso in cui versano le sezioni
locali piddine in tutta Italia è noto. Il Duce Segretario si è accorto, pur in
ritardo, che se non mette mano alla riorganizzazione degli organismi territoriali
, il Pd rischia seri scivoloni nelle prossime elezioni amministrativi. Rovesci che
potrebbero ripercuotersi negativamente anche sulle vicende nazionali. Non è
un caso che i congressi per scegliere i dirigenti locali, le primarie utili ad eleggere
i candidati sono vecchi arnesi caduti
in disgrazia. Da Messina, a Cosenza, da Potenza, a Napoli da Milano, a Roma e nel resto del Paese, sceglierà Renzi e il suo giglio magico chi dovrà fare il sindaco, chi il segretario
provinciale, chi ambire ad un posto un Parlamento .
Neanche la Provincia di Frosinone fa eccezione. La situazione del Pd nel nostro territorio è parecchio
ingarbugliata, con i due Franceschi (entrambi ormai rigorosamente renziani, l’uno della
prima, l’altro dell’ultima ora) che si fanno la guerra per spartirsi i trofei
elargiti dal debordante partito della Nazione, salvo mettersi d’accordo
quando le circostanze consigliano alleanze fra fratelli coltelli, e perfino con
gli avversari (vedi l’amministrazione provinciale non eletta dai cittadini).
Impazza il toto candidato per la
poltrona di Deputato, e si alimenta una guerra senza quartiere. Del congresso
ovviamente neanche a parlarne. Un
garbuglio che sicuramente non farà piacere al Duce segretario.
E l’uomo giusto per
derimere le questioni e mettere tutti
d’accordo c’è. E’ l’avvocato sindaco Nicola Ottaviani. Renzi non potrà
ignorarlo è troppo simile a lui.
Entrambi sono fedeli esecutori della massima superciukiana : RUBARE AI
POVERI PER DARE AI RICCHI. L’uno, Renzi, abolendo la tassa su ville e
manieri, tagliando al contempo i finanziamenti per la sanità. L’altro, Ottavani,
licenziando lavoratori, aumentando le
rette (per gli asili nido, i pulmini per le scuole , la mensa scolastica), regalando al contempo
pezzi pregiati della città alla lobby dei grandi speculatori immobiliari , e assecondando le scorribande del gestore
idrico Acea .
Entrambi agiscono
indisturbati a fronte di un'opposizione insistente. A parte il Movimento5stelle, il diasporato e
ondivago centro destra, di lotta, di governo, e di opportunismo, unito all’imbarazzante
minoranza Pd, non costituiscono alcun ostacolo per l’avanzata di Renzi, il
quale procede spernacchiando ora Alfano, ora Bersani e sodali. Per Ottaviani
non esiste neanche l’impiccio dei Grillini. La scombicchierata opposizione nostrana racchiude
in se tutte insieme le inadeguatezze del centro destra e della minoranza Pd nazionale . Per non
farci mancare nulla esiste anche il Verdini di turno nel nostro consiglio
Comunale. Come non rilevare notevoli analogie fra il consigliere Tucci e
il Senatore faccendiere Toscano?
Se ciò
non bastasse altre affinità fra Renzi e Ottaviani si rilevano nella gestione
dei conti. Entrambi sono abilissimi
nella pratica del rinvio. Nell’ultima legge di stabilità Renzi, oltre a
regalare soldi alle imprese e ai proprietari di case lussuose, rinvia al 2017 l’impegno preso con l’Europa di rilanciare le politiche di austerità (aumenti
di Iva e accise per 20miliardi di euro)
sposta al 2019 un bomba
deflagrante di tagli e tasse costituita
dal raggiungimento del pareggio di
bilancio. Un malloppo che fra il 2017 e
il 2019 peserà per 85miliardi. L’intento è chiaro. La finanziarietta attuale è
un semplice spot per vincere le elezioni
amministrative , intanto, poi si vedrà.
Anche Ottaviani è abilissimo nella pratica del rinvio, forse più di
Renzi. Per accedere al piano di riequilibrio economico e finanziario,
necessario a risollevare le disastrate casse comunali, la Giunta Ottaviani ha pianificato la realizzazione di avanzi gestionali dal 2012 al 2022. Ottenere avanzi
di gestioni significa chiudere in attivo il bilancio comunale (le entrate in tasse e tributi devono superare
le uscite in servizi alla collettività). Ebbene nella delibera 256 /2013 la Corte dei Conti confermando il piano
proposto dalla Giunta frusinate, illustra come il sindaco ha ripartito
gli avanzi di gestione.
Fra il 2012 e il 2017, anni in cui sarà
Ottaviani è alla guida della città, la
giunta dovrà realizzare attivi pari a
565mila euro circa. Il grosso del bubbone è stato spostato, rinviato. Esploderà negli anni fra il 2018 e il 2022, quinquennio in cui il buon Nicolino non sarà più sindaco
ma probabilmente deputato Pd. In questo periodo chi avrà avuto la sfortuna di
essere eletto sindaco di Frosinone dovrà realizzare avanzi di gestione pari 9milioni
755mila circa (vedi tabella allegata). In proporzione sono come gli 85miliardi
di Renzi. Anche per Ottaviani la
gestione del bilancio allegra e basata su spot, fra cui il più efficace di
tutti è quello dello stadio, è funzionale a farlo eleggere deputato. In Forza
Italia,attuale partito dell’avvocato sindaco? Ovviamente nel Pd, o partito
della Nazione. Vedrete che Matteo Renzi prima o poi si accorgerà del Superciuk nostrano e non tarderà molto
l’ascesa di Ottaviani alla corte del Superciuk nazionale.
Non appare corrento, anzi sembra artatamente propaganda politica che non dovrebbe entrare nelle notizie in cui si pubblicano dati parziali. Se si legge la deliberazione della Corte dei conti n.256/2013, ci si accorge che nel periodo preso in considerazione si assorbono debiti fuori bilancio per 6,1 Milioni di euro. Il calcolo andrebbe fatto conprendendo entrambi e ci si accorge come i Sindaci successivi hanno meno problemi dell'amministrazione Ottaviani.
RispondiEliminaE' vero comprendendo entrambe (assorbimento debiti e avanzi) le cifre sono le seguenti €850.000 nel 2013- € 1.000.000 nel 2014 - € 1.400.000 nel 2015 - € 1.950.000 nel 2016 - € 900.000 nel 2017. Ma al cambiare delle cifre la sostanza non cambia. Infatti nella deliberazione 256/2013 la Corte dei Conti scrive:Sotto altro profilo, la relazione ministeriale ha rilevato la presenza di criticità in ordine alla tempistica delle misure individuate nel Piano, osservando
Eliminache con deliberazione13 dicembre 2012 n.16/SEZAUT/2012/INPR la Sezione delle Autonomie ha, tra I'altro, affermato: "Ia graduazione, negli anni di durata
del piano, della percentuale del ripiano del disavanzo di amministrazione e degli
importi da prevedere nei bilanci per il finanziamento dei debiti fuori bilancio (art.243-bis, comma 6, lett. d) deve privilegiare un maggior peso delle misure nei primi anni del medesimo piano e, preferibilmente, negli anni residui di attività della consiliatura e, comunque, nei primi 5 anni".
In effetti, il Piano sembrerebbe discostarsi dalle indicazioni della Sezione
delle Autonomie con riferimento al piano di riparto dei debiti fuori bilancio negli esercizi 2013-2017. L'ammontare degli importi (€850.000 nel 2013; €1.000.000 nel 2014; €1.400.000 nel 2015; €1.950.000 nel 2016 e €900.000 nel 2017) non risulta improntato a criteri di gradualità e di progressività; esso finisce sostanzialmente per rinviare alle gestioni successive la completa copertura di parte dei debiti.
Occorre, tuttavia, tenere presente che rientra nella piena facoltà dell'Ente stabilire Ie modalità e Ie priorità di riparto delle passività da ripianare"
Dunque anche se cambiano e le cifre, e per questo facciamo ammenda, non cambia la sostanza. Anche la Corte dei Conti parla di "rinvio alle successive gestioni la completa copertura dei debiti.
Se si ha il gardo di leggere la relazione semestrale inviata alla Corte dei conti, si potrà facilmente verificare come negli anni 2013 e 2014 si sia assorbito un disavanzo pari a 1,7 Milioni di euro rispetto a quello previsto nel piano di riequilibrio, a cui va aggiunto anche un ultriore debito fuori bilancio negoziato per circa 1,4 Milioni di euro, al quale si aggiunge circa 1 Milione di euro assorbiti in anticipo (ossia pagati) prima della scadenza prevista dal piano di riequlibrio. Il piano in fase di realizzazione smentisce le preoccupazioni del Ministero dell'Interno e valorizza la precauzione utilizzata dall'amministrazione. Se si ha tempo e volontà, al fine di fornire informazioni corrette per il lettore, si invita a visitare il link http://trasparenza.comune.frosinone.it/pagina715_relazione-sulla-performance.html dove sono inseriti gli obiettivi ottenuti rispetto al piano pluruennale di riequilibrio. A tale consuntazione si può aggiungere la prima relazione semestrale della Corte dei conti, rinvenibile sempre per trtasparenza al link http://trasparenza.comune.frosinone.it/pagina736_controlli-e-rilievi-sullamministrazione.html dove è possibie consultare la deliberazione n.142/2014 della prima verifica semestrale del piano, a cui dovrà essere aggiunta quella deliberata oggi ancora non nella disponibilità dell'amministrazione ma che, una volta ricevuta sarà sicuramente visibile e consultabile.
EliminaIl link preciso è http://trasparenza.comune.frosinone.it/archiviofile/frosinone/Settore_Gestione_Risorse_Relazione_Performance_anno_2014.pdf dove è possibile vedere come a fronte di un disavanzo complessivo pari a 5,5 Milioni di euro nell'anno 2014 del piano di riequilibrio nel conto consuntivo 2014 il disavanzo è pari a 2,9 Milioni di Euro. Tale maggior riassorbimento del disavanzo è in linea con quanto stabilito dalla Sezione delle Autonomie citata. Per i dettagli è opportuno verificare le cifre contabili nel link sopra indicato. Dopo opportuna e approfondita lettura sarà possibile dire se si è rinviata o meno negli anni successivi il citato disavanzo.
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