domenica 29 novembre 2015

Jazz e fermenti vitali. Il nuovo seminario dell'Osservatorio Peppino Impastato

Luciano Granieri - Osservatorio Peppino Impastato Frosinone




Ritornano gli incontri di formazione dell’Osservatorio Peppino Impastato di Frosinone in collaborazione con  la Scuola di Formazione Sociale e Politica  Don Gallo.  Il primo seminario  di quest’anno   intitolato  “Jazz ritmi e pulsioni vitali dell’era post modernaavrà inizio il 4 dicembre prossimo e si terrà presso la sede dell’Associazione Oltre l’Occidente in Largo Aonio Paleario n. 7 a Frosinone,  a partire dalle ore 16,00.  L’intento è quello di descriverà  la storia politica, culturale e sociale degli Stati Uniti  attraverso la nascita e l’evoluzione stilistica della musica jazz. Il programma del seminario si svilupperà in tre incontri. 

Il primo, quello del 4 dicembre avrà come titolo : “L’approdo, suoni da un’immigrazione coatta: dalle origini al blues fino alla swing era". Nell’incontro si tratterà degli inizi,   si  racconterà  la storia degli immigrati, dei neri africani, le loro traversie nell’America di  fine ‘800 e inizio ‘900. Contestualmente verranno trattare le forme prejazzistiche che caratterizzarono tale periodo. 

Il secondo  appuntamento si terrà l’11 dicembre, e avrà come titolo: "Free Like a Bird", affronterà la storia del popolo americano dalla crisi di Wall Street, al dopo guerra, fino alle soglie degli anni ‘50. Un periodo pieno di conflittualità fra il borghese way of life bianco,  e la persecuzione dei neri, unita a quella dei, politicamente e socialmente, considerati “diversi” anche per  censo. Si percorreranno i fasti   dalla grandi orchestre da ballo dello swing  fino al Be Bop nero, e agli atteggiamenti di protesta che tale stile sottendeva . 

Nell’appuntamento conclusivo del 18 dicembre,   intitolato “Creatività  la potere” tratteremo della conflittualità sociale degli anni ’60, in cui la lotta per i diritti civili  dei neri divenne più ampia si trasformò in lotta per i diritti civili di tutti gli oppressi . Il movimento di protesta coinvolse anche  ampi settori della società americana, in contrasto con le  politiche imperialiste degli Stati Uniti. Liberazione, in musica, significava liberarsi dei vincoli costituiti dalla melodia e perfino dall’armonia. Vorremmo poi  andare oltre ed esplorare  gli  orizzonti del futuri del jazz . Scenari  ormai   universali che  travalicano qualunque confine, non solo quelle americano. Anche questi due appuntamenti si svolgeranno a partire dalle ore 16,00 presso la sede dell’Associazione “Oltre l’Occidente,  che ringraziamo per  la disponibilità e la collaborazione. 

Dunque alle tematiche proposte dell’Osservatorio, nei seminari  tenuti negli anni scorsi, si aggiunge un altro fondamentale elemento  che analizza  la forma  artistica e musicale come espressione della condizione umana. Dopo  temi di ordine storico istituzionale affrontati nella stagione 2013-2014, dopo aver descritto nel 2014-2015 il variegato mondo della comunicazione, quest’anno affrontiamo un altro argomento secondo noi interessante e accattivante. 

Non è un seminario che si occupa di musica in senso stretto, non ne abbiamo le competenze. Certamente si ascolterà molta musica, ma ciò che a noi interessa è descrivere l’unicità di quanto è avvenuto dal punto di vista culturale e sociale nel continente americano  nei due secoli precedenti  l’attuale. E’ accaduto che una classe subalterna di derelitti, composta  dai neri deportati dall’Africa e da immigrati europei approdati nel Nuovo Mondo per trovare fortuna, hanno unito le loro culture d’origine il loro bagaglio musicale  diversissimo per costruire una nuova e originale forma musicale. Un'espressione artistica che si è fatta strumento di lotta, ma anche di promozione sociale.

 Ed è proprio su questa straordinaria alchimia culturale, foriera di condivisione di aggregazione,  potente antidoto all’intolleranza  e all’ingiustizia sociale, che abbiamo voluto concentrarci. “La musica (il jazz) rispecchia quello che accade….esprime tutta l’esperienza umana nel momento stesso in cui è vissuta”, così si espresse John Coltrane uno dei più grandi sassofonisti del suo tempo. Ecco noi vogliamo raccontare attraverso il jazz le varie e tumultuose esperienze umane, politiche e sociali che hanno pervaso  in circa due secoli di storia il Nuovo Mondo.

P.s. Il relatore, o meglio, lo stimolatore di riflessioni sarà il sottoscritto. Per ulteriori informazioni potete contattarmi al seguente recapito.  320 4513472, oppure inviare un E.Mail a aut.frosinone@gmail.com  Inutile sottolineare, che il seminario è completamente gratuito.

            Luciano Granieri

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