lunedì 6 giugno 2016

Bella la riforma costituzionale, bello l'Italicum, ma se non vince Renzi?

Luciano Granieri


Mamma che caciara dopo la prima tornata di  amministrative! Il Pd ha perso, ha pareggiato, ha vinto di misura. Il M5S ha trionfato, si ma solo a Roma e a Torino, poi li voglio vedere i penta-stellati elargire ai romani un reddito di cittadinanza pari a circa 800 euro con un debito che nella Capitale sta a 13 milioni di euro .  Il centrodestra? Meloni accusa: Berlusconi ha giocato  a perdere, candidando prima Bertolaso ex dirigente della distruzione civile e poi il palazzinaro  Marchini . Perché contribuire a mandare al ballottaggio Bobo Giachetti al posto della sorella d’Italia, avrebbe potuto   assicurare  all’ex cavaliere   prebende  governative per le sue aziende. 

Renzi? Come al solito dice stronzata. La disfatta di Napoli sarà  pagata a caro prezzo dai vertici locali del Pd. Verranno commissariati.  Già come se la scelta della  Valente  candidato a sindaco, gli imbrogli ai gazebo,  e l’associazione a delinquere con i Verdininani, causa della debacle partenopea, non siano  emanazione diretta del Segretario Presidente per tenere in piedi il suo Governo e cercare alleati in vista del referendum di ottobre. 

Per altro Renzi definisce eroico il risultato di Giachetti  capace di raggiungere il ballottaggio in uno scenario, quello di Roma, ostile ai piddini e favorevole a  penta-stellati e post  fascisti. Potrebbe essere utile ricordare al segretario che prima del suo intervento, finalizzato  a sparigliare l’amministrazione capitolina,  sollecitato da  Caltagirone e da Cerroni, il Pd già governava la Capitale, con Ignazio Marino. E’ da buon segretario defenestrare un sindaco del proprio partito, avendo la quasi matematica certezza che il successore sarà di uno  schieramento avverso? Se lo impongono Acea e il ras della monnezza  si. 

Questi  sono i rumors più assordanti. E’ interessante però  porre attenzione alle esternazioni sussurrate, sottotono,  coperte dalla caciara di cui sopra, perché spesso sono fondate sulla sincerità. Stamattina il direttore di Radio Capital, nonché giornalista di Repubblica, Vittorio Zucconi, esimio rappresentante di quell’eletta schiera che si vende alla sera, ma anche alla mattina, perché tiene famiglia, preoccupato del risultato elettorale avanzava decisi dubbi sull’Italicum. 

Il ragionamento era il seguente: di fronte ad un’affermazione importante  del Movimento 5 Stelle, non sarà il caso di rivedere la faccenda del premio di maggioranza? E’ importante  perché se alle elezioni politiche i penta-stellati dovessero ripetere la performance delle amministrative, si prenderebbero tutto, governerebbero praticamente senza opposizione. Complimenti Zucconi grande scoperta! Potrebbe anche essere che sia Salvini ad accedere e vincere il ballottaggio per le politiche, e allora chiusura delle frontiere,  cannoneggiamenti contro le carrette del mare con i migranti a bordo.  

Ma non c’è da preoccuparsi. Matteo Renzi sicuramente avrà previsto tutto. Modificherà L’Italicum per cui se vince il Pd tutto rimarrà invariato, se il Pd arriva al ballottaggio, ma perde,  il premio di maggioranza andrà al partito uscito sconfitto, se il Pd non dovesse  nemmeno accedere al turno di ballottaggio, in nome della rappresentanza,  lo stesso premio  sarà ad appannaggio del primo, o secondo, o terzo, partito, dipende come si classificheranno i Dem, che  non avrà avuto  accesso al secondo turno “dentro o fuori”.  Il dubbio di Zucconi è sacrosanto. L’Italicum,  è ottimo perchè insieme alla DEFORMA costituzionale è il caposaldo  di un disegno teso a incoronare Matteo Renzi come unico e inossidabile condottiero, ma se vince un altro? 

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