domenica 18 giugno 2017

Assemblea del 18 giugno organizzata da Anna Falcone e Tomaso Montanari un primo commento

Felice C.Besostri



L'assemblea del Brancaccio era molto centrata sull'Italia e gli unici accenni al quadro sovranazionale era il solito riferimento alla sinistra di successo nell'ordine Podemos, Mélenchon, Linke, Syriza ( quest'ultima non è più un'icona). Della Francia non si è parlato. Nel mio intervento, non pronunciato per ragioni di spazio vi era un passaggio, che trascrivo:

"Le ultime elezioni francesi, le presidenziali, ma ancora di più le legislative di domenica scorsa, 11 giugno, devono essere intese come un campanello dall’allarme ( per la prima volta hanno votato in meno del 50%), cioè allontanando dalle urne la maggioranza degli elettori, è possibile inventare un movimento politico, che conquisti la maggioranza di un Parlamento, tanto più artificialmente amplificata, quanto più il sistema elettorale è maggioritario. Ovviamente non basta un leader nuovo,  intelligente e con presenza mediatica, occorrono anche soldi, tanti soldi e troppi soldi di provenienza, da chi ne ha,  sono incompatibili con una vera democrazia. Da qui l’entusiasmo anche in Italia per MACRON, che ci sbarazza  dell’antinomia destra/sinistra, a favore di quella più funzionale al potere tra responsabili ed estremisti, tra europeisti e populisti."

Le preoccupazioni sono aumentate con il secondo turno delle legislative con un'astensione salita al 56,6%. Il sistema maggioritario nasconde il consenso reale. La distorsione maggiore avviene con il premio di maggioranza al Porcellum ovvero al ballottaggio dell'Italikum, se grazie agli avvocati antitalikum, che ho avuto l'onere e l'onore di coordinare, non avessero ottenuto la dichiarazione di incostituzionalità del premio di maggioranza, prima delle elezioni. Nei sistemi maggioritari, britannico o francese, almeno c'è l'obbligo di conquistare la maggioranza assoluta collegio per collegio, uno per uno.Ma se rappresenti meno del 15% degli aventi diritto dovrai tenerne conto e il tuo peso politico, anche internazionale, ne risente.   E' un problema di cultura politica, il cemento a sinistra da più di 25 anni è rappresentato dall'anti-berlusconismo e dall'anti-renzismo, fatto che non aiuta ad ampliare gli orizzonti mentali. Sempre nell'intervento scrivevo: 

"Una volta i liberali erano cosmopoliti, i democratici cristiani universalisti e la sinistra, socialista e comunista,internazionalista. Tutto questo si è perduto e se lo spazio dove estendere il nostro sguardo si riduce ai nostri orticelli, da quegli orizzonti, troppo angusti, non vedremo mai sorgere alcun sole dell’avvenire, nemmeno una fiammella di speranza.

E'indicativo che siamo nel paese dove la terza strofa di Bandiera Rossa  non la canta più nessuno : "Avanti popolo non più frontiere/ stanno ai confini rosse bandiere".
 Non c'è un ragionamento sullo stato complessivo della sinistra. I successi delle formazioni alla sinistra dei partiti del PSE, nascondono  il fatto che la somma dei voti delle sinistre è inferiore a quella dei soli socialisti quando erano il partito leader a sinistra: meditiamo.

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Di seguito riportiamo l'intero testo che il professor Besostri aveva preparato per l'assemblea, il testo è corredato da note e sottolineature che ovviamente non si sarebbero potute rilevare nell'intervento in assemblea. 



INTERVENTO AL TEATRO BRANCACCIO
ROMA 18 giugno 2017

Benvenuti a questo appuntamento promosso in modo non tradizionale dagli amici Anna e Tomaso. Se mi viene data la parola  è perché parlerò di leggi elettorali e della necessità, quasi maniacale,  che siano conformi a Costituzione perché è ormai pacifico dopo le sentenze della Consulta e della Cassazione[1], che come cittadini italiani, cui appartiene la sovranità, abbiamo il diritto “inviolabile e permanente” di votare in conformità alla Costituzione.

Le leggi elettorali sono molto tecniche, complicate e noiose, ma se scegliete voi ivostri rappresentanti, perché questi dovrebbero dare priorità ai vostri problemi e non agli interessi di chi li candida e nomina.
 Spero, tuttavia, che questo ruolo, che mi è preassegnato, finisca presto non perché non voglia impugnare la terza legge elettorale incostituzionale: la ragione principale per dedicarsi ad altro è che se fosse approvata una terza legge elettorale incostituzionale dopo il Porcellum e l’Italikum[2] e si votasse con una tale legge  sarebbe un segno inequivocabile che la nostra democrazia è compromessa e che negli organi  al vertice delle istituzioni si annidano i nemici della nostra COSTITUZIONE:
un GOVERNO, che la promuove, come ha fatto con l’Italikum magari ponendo la fiducia;
un PARLAMENTO, che l’approva e
un PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, che la promulga e
un PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, lo stesso, che sciolga le Camere e indica elezioni in modo da impedire di fatto un controllo di costituzionalità[3].
La legge affossata dal PD era in contrasto con la Carta in almeno 3 punti, che si potevano superare con:
 Voto disgiunto per collegio uninominale e lista circoscrizionale proporzionale;
2     Sblocco delle liste circoscrizionali, non necessariamente con le preferenze;
3     Soglia di accesso regionale e non nazionale per il Senato.

Ci sono anche altri problemi come il privilegio degli elettori trentin-altoatesini, il numero esagerato di sottoscrizioni per la presentazione di liste per i nuovi ed esenzioni  totali per  chi già c’è, il riequilibrio effettivo della rappresentanza di genere, ma non entriamo nei dettagli.

Personalmente vorrei potermi occupare dei miei nipotini e politicamente dello stato della sinistra in Europa, senza distinguerla tra occidentale e orientale o fuori/dentro la UE e nel resto del mondo, perché siamo in un mondo globale. 

Una volta i liberali erano cosmopoliti, i democratici cristiani universalisti e la sinistra, socialista e comunista, internazionalista. Tutto questo si è perduto e se lo spazio dove estendere il nostro sguardo si riduce ai nostri orticelli, da quegli orizzonti, troppo angusti, non vedremo mai sorgere alcun sole dell’avvenire, nemmeno una fiammella di speranza.

Ora abbiamo un’occasione storica perché il bipolarismo coatto è stato messo in crisi dall’annullamento delle due leggi, il Porcellum e l’Italikum, che lo volevano consacrare contro la Costituzione. Tuttavia sono convinto, che quelle decisioni, in particolare la prima del gennaio 2014, non sarebbero state possibili se il bipolarismo non fosse stato sconfitto prima nelle urne delle elezioni 2013, quando  votarono per i due maggiori partiti il 58,66% ( nel 2008 erano il 70,56%) degli elettori italiani , che ne inventarono  un terzo col M5S. 

Le ultime elezioni francesi, le presidenziali, ma ancora di più le legislative di domenica scorsa, 11 giugno, devono essere intese come un campanello dall’allarme ( per la prima volta hanno votato in meno del 50%), cioè allontanando dalle urne la maggioranza degli elettori, è possibile inventare un movimento politico, che conquisti la maggioranza di un Parlamento, tanto più artificialmente amplificata, quanto più il sistema elettorale è maggioritario. Ovviamente non basta un leader nuovo,  intelligente e con presenza mediatica, occorrono anche soldi, tanti soldi e troppi soldi di provenienza, da chi ne ha,  sono incompatibili con una vera democrazia. Da qui l’entusiasmo anche in Italia per MACRON, che ci sbarazza  dell’antinomia destra/sinistra, a favore quella più funzionale al potere tra responsabili ed estremisti, tra europeisti e populisti. 

Ma torniamo a noi e alle leggi elettorali: una legge elettorale è sempre una scelta politica, non tecnica. Se si chiede un premio di maggioranza per le coalizioni, significa, a sinistra, che ci si vuol alleare con il PD, un qualsivoglia PD, chiunque ne sia il segretario. L’Italia dopo tre Parlamenti eletti con una legge maggioritaria incostituzionale ha bisogno di un momento di verità e perciò di una legge elettorale proporzionale, non perché il proporzionale sia meglio in assoluto e sempre, ma perché soltanto un Parlamento eletto con la proporzionale può decidere come coniugare rappresentanza e stabilità.

Qui entra di prepotenza la questione  delle soglie di accesso, per le quali non esistono numeri pitagorici con significati simbolici, esoterici o magici[4].
In Italia storicamente abbiamo avuto una soglia del 4% introdotta dal Mattarellum per il riparto della quota proporzionale, la stessa soglia è stata prevista nel 2005  dal Porcellum  per la Camera( 8% Senato) ed estesa nel 2009 alla legge per il Parlamento Europeo.  Nelle leggi elettorali regionali  la soglia oscilla tra il 3% e il 5%. Nei Comuni con più di 15.000 abitanti e nell’Italikum è il 3%. Il 5% nazionale per la Camera e in violazione dell’art. 57 Cost. per il Senato è comparso nel Germanichellum. L’entità non  ha parametri costituzionali, se non quello dell’irrazionalità[5].

 Il limite dell’irrazionalità ad avviso degli avvocati antitalikum è superato per la soglia del 8% residuata per il Senato, che è composta dalla metà dei membri Camera  e che prevede già delle soglie naturali più alte  per la conquista sicura di un seggio nelle regioni con 1, 2, 7, 8, 9 o 10 senatori, cioè ben 11 su 20 regioni, la maggioranza. 

Altra questione non meno importante sono le firme di elettori da raccogliere per presentare le liste, che discriminano  i nuovi soggetti, rispetto a quelli già presenti in Parlamento e massime per i gruppi parlamentari esistenti al 1 gennaio 2014 alla Camera dei deputati grazie ad una norma transitoria nascosta nell’art. 2 c. 36 della legge n. 52/2014 e che il Germanichellum avrebbe esteso anche al Senato. Di tale favore a sinistra può beneficiarne soltanto Sinistra Italiana, per questo è bene che sia qui: potremo sentire che uso ne vorrà fare per facilitare un processo di aggregazione a sinistra, uso questo termine con perplessità, perché molti, di quelli che ho consultato, lo ritengono ambiguo e/o generico e preferirebbero un’unità per l’attuazione della Costituzione, perché basterebbe per soddisfare l'aspirazione alla giustizia sociale dare corpo al Secondo Comma  dell’art. 3 Cost. “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Cosa si può volere di più? I soviet  degli operai, di soldati e dei contadini?
Usiamo quindi con cautela la parola sinistra, che come sostantivo è accettabile, ma come aggettivo molto meno: tutti qui comprendiamo la differenza tra una lista di sinistra e una sinistra lista che ricordi l’Arcobaleno. 

Partiamo dalla Costituzione, di cui non abbiamo il monopolio, per costruire una lista civica e unita di sinistra aperta a tutti, anche a quelli che non si identificano in questa parte politica e, pertanto, larga, inclusiva e plurale.

Felice Besostri
avvocato socialista, coordinatore degli avvocati antitalikum




[1] Corte Costituzionale n. 1/2014 e n. 35/2017 e della Prima Sezione Civile  Cassazione n. 8878/2014.
[2] Rispettivamente legge n. 270/2005 e legge n. 52/2915.
[3] Per l’art. 61 Cost.” Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro 70 giorni dalla fine delle precedenti. “ Dalla pubblicazione in G.U. dell’ordinanza di rinvio per una questione di legittimità cost. devono passare 20 giorni per la costituzione delle parti e da questo termine 25 giorni per la pubblica udienza a termini dimezzati, altrimenti 50.
[4]   Il 5% in Germania fu fissato in quella misura perché i comunisti del KPD/DKP erano di poco superiori al 4%  e i liberali oscillavano intorno al 6%.
[5] Un limite del 10% è desumibile dalla sentenza della Corte E. D.U.YUMAK E SADAK c. TURCHIA del 8 luglio 2008.

  

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