mercoledì 24 ottobre 2018

Effetto flat tax

Mario Zorzetto

Il lavoro autonomo pagherà metà tasse rispetto i lavoratori dipendenti già mazziati perchè pagano le tasse alla fonte a differenza dei primi.



La Costituzione prescrive che chi ha poco reddito contribuisca con poco, chi ha di più paghi di più e infine chi ha molto contribuisca molto, con progressività rispetto la sola variabile reddito imponibile che sappiamo cadere in un intervallo estremamente ampio da zero fino a  milioni di euro. Non dobbiamo confondere progressività con proporzionalità essendo la prima legata alla variazione di aliquote crescenti!

Chi saranno i contribuenti agevolati dalla flat tax? 

La fotografia degli studi di settore scattata dal Dipartimento Finanze del ministero dell'Economia sul fronte dei professionisti, persone fisiche vede in testa i notai con un reddito medio 2015 di 217.800 euro e in coda i veterinari con un reddito medio di 19.300 euro.Dottori commercialisti, ragionieri fiscali e consulenti del lavoro si attestano sopra la media nazionale con oltre 47000 euro di redditi medi dichiarati nelle dichiarazioni fiscali presentate nel 2015 (redditi 2014): è quanto emerge ancora dalle statistiche fiscali rese note dal dipartimento delle Finanze sull’anno d’imposta 2014 relative alle persone fisiche titolari di partita IVA . Sempre per quest’anno d’imposta emerge che i ricavi e i compensi dei 3,614 milioni  di imprese e professionisti soggetti agli studi di settore si sono attestati sui 713,7 miliardi di euro!

Queste sono “le cifre” reali con cui abbiamo a che fare!!!!  E come il condono del 20% incide nella pace fiscale per chi non ha denunciato il vero imponibile!!

Qual è  l’effetto annuncio della flat tax prevista per il popolo delle partite IVA che porterà la tassazione al 15% per i ricavi imponibili  sotto i 65 mila euro e 20% sopra tale soglia?

L’effetto flat tax sposta il vantaggio fiscale tutto a favore del lavoro autonomo (e dei furbetti che possono operare a consuntivo)  creando disparità di trattamento fiscale con i salari dei lavoratori dipendenti e aprendo una breccia  nella solidarietà e progressività  fiscale dell’articolo 53 della Costituzione!!!

IL VANTAGGIO FISCALE  SI SPOSTA VERSO IL LAVORO AUTONOMO perché nel tetto dei 65mila euro è compreso il 95% dei salari dei lavoratori dipendenti ma mentre a questi ultimi viene applicata una aliquota media del 30% , per le partite IVA il governo ha scelto quota 15%...la metà della prima!

Con le politiche fiscali giallo verde si consacrano l’iniquità fiscale , si attaccano le conquiste sindacali, si stravolge la cultura della progressività costituzionale art.53.

A questo dissennato regime fiscale  si  aggiunge l’abbassamento di nove punti dell’IRES per le Aziende (per circa 4 miliardi di euro che già recentemente era stata abbassata di quattro punti!)

Cosa fa la sinistra , cosa fanno i progressisti che vogliono difendere Costituzione e i suoi principi fiscali?

Dormono  in un profondo sonno suicida, lasciandosi  prendere in giro dai tributaristi ipocriti dell’ultimo governo  che ignorano  solidarietà,    onestà  ed equità fiscale per propagandare
e promuovere  la semplificazione fiscale truffaldina. 

Una opposizione vergognosa o penosa a chi giova? ai personaggi politici individualisti  e “fighetti” della flat tax?.

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