Il lavoro autonomo pagherà metà tasse rispetto i lavoratori dipendenti già mazziati perchè pagano le tasse alla fonte a differenza dei primi.
La Costituzione prescrive che chi ha poco reddito contribuisca con poco, chi ha di più paghi di più e infine chi ha molto contribuisca molto, con progressività rispetto la sola variabile reddito imponibile che sappiamo cadere in un intervallo estremamente ampio da zero fino a milioni di euro. Non dobbiamo confondere progressività con proporzionalità essendo la prima legata alla variazione di aliquote crescenti!
Chi saranno i contribuenti agevolati dalla flat tax?
La fotografia degli studi di settore scattata dal Dipartimento Finanze del ministero dell'Economia sul fronte dei professionisti, persone fisiche vede in testa i notai con un reddito medio 2015 di 217.800 euro e in coda i veterinari con un reddito medio di 19.300 euro.Dottori commercialisti, ragionieri fiscali e consulenti del lavoro si attestano sopra la media nazionale con oltre 47000 euro di redditi medi dichiarati nelle dichiarazioni fiscali presentate nel 2015 (redditi 2014): è quanto emerge ancora dalle statistiche fiscali rese note dal dipartimento delle Finanze sull’anno d’imposta 2014 relative alle persone fisiche titolari di partita IVA . Sempre per quest’anno d’imposta emerge che i ricavi e i compensi dei 3,614 milioni di imprese e professionisti soggetti agli studi di settore si sono attestati sui 713,7 miliardi di euro!
Queste sono “le cifre” reali con cui abbiamo a che fare!!!! E come il condono del 20% incide nella pace fiscale per chi non ha denunciato il vero imponibile!!
Qual è l’effetto annuncio della flat tax prevista per il popolo delle partite IVA che porterà la tassazione al 15% per i ricavi imponibili sotto i 65 mila euro e 20% sopra tale soglia?
L’effetto flat tax sposta il vantaggio fiscale tutto a favore del lavoro autonomo (e dei furbetti che possono operare a consuntivo) creando disparità di trattamento fiscale con i salari dei lavoratori dipendenti e aprendo una breccia nella solidarietà e progressività fiscale dell’articolo 53 della Costituzione!!!
IL VANTAGGIO FISCALE SI SPOSTA VERSO IL LAVORO AUTONOMO perché nel tetto dei 65mila euro è compreso il 95% dei salari dei lavoratori dipendenti ma mentre a questi ultimi viene applicata una aliquota media del 30% , per le partite IVA il governo ha scelto quota 15%...la metà della prima!
Con le politiche fiscali giallo verde si consacrano l’iniquità fiscale , si attaccano le conquiste sindacali, si stravolge la cultura della progressività costituzionale art.53.
A questo dissennato regime fiscale si aggiunge l’abbassamento di nove punti dell’IRES per le Aziende (per circa 4 miliardi di euro che già recentemente era stata abbassata di quattro punti!)
Cosa fa la sinistra , cosa fanno i progressisti che vogliono difendere Costituzione e i suoi principi fiscali?
Dormono in un profondo sonno suicida, lasciandosi prendere in giro dai tributaristi ipocriti dell’ultimo governo che ignorano solidarietà, onestà ed equità fiscale per propagandare
e promuovere la semplificazione fiscale truffaldina.
Una opposizione vergognosa o penosa a chi giova? ai personaggi politici individualisti e “fighetti” della flat tax?.
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