sabato 14 marzo 2020

Comunicato del Comitato Democrazia Costituzionale sul MES

Comitato per la Democrazia Costituzionale



Il Ministro Gualtieri ha convenuto che nella situazione attuale non è possibile concludere la riunione dell’Eurogruppo prevista per il 16 marzo con la firma l’accordo “politico” sulle modifiche da apportare al Mes.

 Correttamente le misure urgenti da decidere sono quelle relative alle conseguenze dell’epidemia di coronavirus in corso, con maggiore, come nel caso dell’Italia, o minore incidenza in tutta Europa. 

Le conseguenze dell’attuale emergenza sanitaria debbono avere risposte urgenti, come si chiede da più parti in questi giorni, decidendo anche l’emissione di eurobond finalizzati a finanziare misure per contrastare l’epidemia e le sue conseguenze sul piano economico e sociale. 

La riforma del Mes va rinviata per poterne approfondire i meccanismi di funzionamento che appaiono immaginati in una fase precedente, completamente diversa dall’emergenza attuale. Diverse sono state le obiezioni che sono state sollevate da quando sono note le nuove norme che si vorrebbero introdurre con l’attuale versione del Mes. Non solo a livello politico e sociale, ma anche nell’ambito della comunità scientifica sono state sollevate critiche e proposte di modifica del meccanismo che si vorrebbe approvare, occorre quindi tempo e le condizioni necessarie per discuterne. 

Una riflessione ulteriore si impone perché la situazione economica europea, peggiorata in modo sensibile dall’epidemia in corso, è nel frattempo mutata e richiede ben altri interventi, quali, ad esempio, quello dell’eurobond sopra citato. 

Inoltre bisogna garantire che i parlamenti, e, per quanto ci riguarda, quello italiano, siano messi nelle migliori condizioni di conoscenza, efficienza e operatività per discutere se esistono o meno i presupposti per una ratifica di una riforma che è destinata ad influire in modo considerevole sui modi di funzionamento e sulla sorte stessa dell’Unione europea. 

Il rinvio deve quindi servire a un esame del Mes alla luce delle nuove esigenze del sistema economico e sociale, aggravate dalla crisi del coronavirus. 

La Presidenza nazionale

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