Il vice sindaco di Frosinone Fulvio De Santis, esponente di “Fratelli
d’Italia”, è agli arresti domiciliari.
Il provvedimento restrittivo ne suoi confronti è stato emesso dalla Guardia di
Finanza di Monza, nell’ambito di un’inchiesta condotta nel settore della raccolta, smaltimento rifiuti e
sevizi ambientali. Corruzione, turbativa
d’asta, truffa aggravata ai danni di ente pubblico ed emissione di fatture
false queste le accuse rivolte al vice sindaco, il quale ha immediatamente
presentato le sue dimissioni. L’indagine riguarda l’appalto per la raccolta differenziata (ancora non
assegnato) a cui
aveva riposto la ditta Sangalli di Monza.
Questa avrebbe , secondo l’accusa, corrisposto tangenti per aggiudicarsi la gara . La vicenda relativa a Fulvio De Santis è
parte di un’inchiesta estesa in tutta Italia relativa ad appalti sullo smaltimento rifiuti per un valore di 260milioni di euro ,che ha
condotto all’arresto di 26 persone, fra cui 12 ai domiciliari. Coinvolti diversi amministratori locali il
titolare della ditta Sangalli e i due figli. Agli arresti domiciliari sono
finiti Giancarlo Sangalli, i due figli invece sono in
carcere, un sindaco del milanese e tre assessori e anche un’imprenditore di
Vallecorsa titolare
della ditta Scau Ecologica. Al momento non ci sono altri politici o
amministratori del comune di Frosinone indagati. Il sindaco Nicola Ottaviani ha
bloccato la procedura di assegnazione. Tutti
sono innocenti fino a prova contraria, ma
questa triste vicenda non può non
alimentare sospetti sulle insidie che si
annidano dietro ogni procedura di privatizzazione dei servizi pubblici. Le politiche di cessione a privati di servizi di pubblica utilità storicamente non hanno mai arrecato beneficio alla comunità. I maggiori costi che le privatizzazioni richiedono rispetto alla gestione pubblica spesso sono stati certificati anche da pronunciamenti della corte dei conti. Inoltre sconfinata è la casistica di procedure poco trasparenti che hanno accompagnato i processi di affidamento a privati di beni e servizi pubblici . Un altro elemento di gravità riguarda l’oggetto
dell’indagine. Il settore della raccolta differenziata è vitale per la qualità
della vita in una città. E occupando Frosinone gli ultimi posti in tema di
vivibilità, l’inadeguatezza e la poca trasparenza in
materia di smaltimento dei rifiuti non giova certo al recupero di posizioni.
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