mercoledì 11 dicembre 2013

Il vice sindaco di Frosinone Fulvio De Santis è agli arresti domiciliari

Luciano Graneri


Il  vice sindaco  di Frosinone Fulvio De Santis, esponente di “Fratelli d’Italia”,  è agli arresti domiciliari. Il provvedimento restrittivo ne suoi confronti è stato emesso dalla Guardia di Finanza di Monza, nell’ambito di un’inchiesta condotta  nel  settore della raccolta, smaltimento rifiuti e sevizi ambientali.  Corruzione, turbativa d’asta, truffa aggravata ai danni di ente pubblico ed emissione di fatture false queste le accuse rivolte al vice sindaco, il quale ha immediatamente presentato  le sue dimissioni.  L’indagine riguarda l’appalto  per la raccolta differenziata (ancora non assegnato)    a cui aveva riposto la  ditta Sangalli di Monza.   Questa  avrebbe , secondo l’accusa,  corrisposto tangenti per aggiudicarsi la gara   .  La vicenda relativa a Fulvio De Santis è parte di un’inchiesta   estesa in tutta Italia relativa  ad appalti sullo smaltimento rifiuti  per un valore di 260milioni di euro ,che   ha condotto all’arresto di 26 persone, fra cui 12 ai domiciliari.    Coinvolti  diversi amministratori locali   il titolare della ditta Sangalli e i due figli. Agli arresti domiciliari sono finiti   Giancarlo Sangalli, i due figli invece sono in carcere, un sindaco del milanese e tre assessori e anche un’imprenditore di Vallecorsa    titolare della ditta Scau Ecologica. Al momento non ci sono altri politici o amministratori del comune di Frosinone indagati. Il sindaco Nicola Ottaviani ha bloccato la procedura di assegnazione.  Tutti sono innocenti  fino a prova contraria, ma questa triste vicenda  non può non alimentare sospetti  sulle insidie che si annidano dietro ogni procedura di privatizzazione dei servizi pubblici. Le politiche di cessione a privati di servizi di pubblica utilità storicamente non hanno mai arrecato beneficio alla comunità. I maggiori costi che le privatizzazioni richiedono rispetto alla gestione pubblica   spesso sono stati certificati anche da pronunciamenti della corte dei conti. Inoltre sconfinata è la casistica di procedure poco trasparenti che hanno accompagnato  i processi  di affidamento a privati di beni e servizi pubblici .   Un altro elemento di gravità riguarda l’oggetto dell’indagine. Il settore della raccolta differenziata è vitale per la qualità della vita in una città. E occupando Frosinone gli ultimi posti in tema di vivibilità,   l’inadeguatezza e la poca trasparenza in materia di smaltimento dei rifiuti non giova certo al recupero di posizioni.

                                                                             

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