Rosamaria Chimisso
candidata alla Camera ed al Consiglio della Regione Lazio
nella lista Rivoluzione Civile,A.Ingroia
In tanti anni di attivismo non mi sono mai trovata davanti a
tanto pressappochismo e dire che i cittadini della Valle del Sacco ne hanno
viste tante.
Dopo studi costosi, approfondimenti, tavoli tecnici,
conferenze dei servizi dove partecipano rappresentanti di Enti locali e non, ognuno
con il proprio bel gettone di presenza, il Ministero dell’Ambiente, emana un
decreto che contiene un “errore”, voglio credere che sia solo un errore.
Cosa contiene il decreto? Si scopre che il Sito di interesse
nazionale che abbiamo sempre considerato unico viene diviso in due aree nette e
distinte:
1.Il polo chimico di Colleferro(sorgente dell’inquinamento)
2. Il fiume e le sue aree riparali larghe 100 metri dall’alveo.
E’ un utile “errore”: Non essendoci impianti chimici
integrati come quelli per la produzione di fertilizzanti semplici e
composti, categoria alle quali appartengono le produzioni che hanno lasciato
sui terreni la molecola del βCH (isomero
del Lindano) le aree riparali non possiedono le caratteristiche di legge per
essere considerate SIN, quindi si può procedere al declassamento e la Valle diventa Sito di
Interesse Regionale;
Il polo industriale invece, all’improvviso si scopre che non
è mai stato considerato ricadente all’interno del confinamento SIN. In altre
parole l’area dove sono stati fatti i lavori di bonifica, dove è stato
realizzato un barrieramento idraulico che deve essere costantemente monitorato,
dove si sono spesi fondi pubblici importanti, non è mai stato un SIN.
Voglio pensare che sia solamente un errore, anche se
gravissimo, in questo momento politico e di crisi di fiducia nelle Istituzioni.
Sappiamo che molti amministratori dei 18 siti d’emergenza che
come il nostro, sono stati declassati, sono seriamente preoccupati. Giustamente
paventano che le Regioni, a causa della crisi economica ed i tagli di spesa, difficilmente troveranno le risorse
necessarie per proseguire le bonifiche.
Quindi è doveroso scandalizzarsi!
Non si accorge di nulla la Giunta Regionale del Lazio ed
in particolare la
Presidente Polverini che è di fatto il Commissario della bonifica.
Tacciono i Consiglieri regionali uscenti,evidentemente
impegnati a ricollocarsi.
Tacciono tutti i Parlamentari che paventano scossoni
penalizzanti sotto il profilo elettorale.
Se ne sono accorte solo le associazioni, persone che i
documenti se li leggono!
Una cosa è certa: i cittadini stanno pagando a peso d’oro
troppi preziosi consulenti che commettono questi “errori”.
Quanto è successo è gravissimo! Peraltro se venisse rispettato quanto il
Decreto prevede, sarà estremamente più semplice autorizzare impianti per
bruciare Car fluff, altri rifiuti, o biomasse, ad esempio, nel cementificio di
Colleferro, la struttura industriale che
peraltro incide sull’area con il massimo della concentrazione di inquinante.
Ci si aspetta un’immediata “errata corrige”
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