IL COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI
Il Comitato
Salviamo l’Ospedale di Anagni e l’Associazione Diritto alla Salute invitano
tutti i cittadini a partecipare al sit in di protesta davanti all’Ospedale
Fabrizio Spaziani di Frosinone domenica 19 gennaio 2014, DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 15.00. Mentre
attendiamo il giudizio del TAR del Lazio che si riunirà mercoledì 29 gennaio
p.v. per decidere le sorti dell’Ospedale di Anagni, non possiamo ignorare la
situazione di profondo degrado in cui versa la sanità in provincia di
Frosinone. Una situazione che si aggrava di giorno in giorno come testimonia
chi è costretto a recarsi al pronto soccorso del nuovo ospedale di Frosinone dove
si attendono ore e giorni prima di essere soccorsi a causa delle gravi carenze
organizzative, di personale e di posti
letto nei reparti di degenza. La chiusura di sette ospedali, determinata dal
piano Polverini, non ha portato alcun beneficio, anzi ha creato una carenza
strutturale di posti letto che non è assolutamente compensata dalla strana
media delle macroaree. Per questo riteniamo, come ci ricorda Anna Natalia nella
lettera indirizzata al Presidente Zingaretti che riportiamo in calce alla
presente, assolutamente necessaria la riapertura dell’Ospedale Civile di Anagni,
senza del quale gli ottantamila cittadini della zona nord della provincia di
Frosinone rimarranno privi di assistenza sanitaria.
Anche in
questi ultimi mesi, nonostante l’avvicendamento al governo regionale, in
provincia di Frosinone non abbiamo registrato alcun cambiamento positivo nella
gestione della sanità, nessun potenziamento dell’offerta di servizi. L’ultima
notizia è ancora una brutta notizia e riguarda il trasferimento al Policlinico
di Tor Vergata del Centro medico trasfusionale, una delle poche eccellenze
dell’Ospedale F. Spaziani di Frosinone.
Dopo il caos
della guerra dei direttori generali il Presidente Zingaretti ha nominato il
nuovo Direttore generale nella persona della Dott.ssa Isabella Mastrobuono, ex
dirigente proprio dell’Ospedale di Tor Vergata.
Sarà solo un caso?
LETTERA
DELLA PROF. ANNA NATALIA PRESIDENTE
DELL’ASSOCIAZIONE ANAGNI VIVA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO NICOLA
ZINGARETTI
Presidente
Zingaretti,
sono una cittadina di Anagni, elettrice di sinistra da sempre, ho votato per
lei con fiducia nelle sue doti di politico e di amministratore, ed anche per la
simpatia che lei comunica.
Faccio parte del Comitato " Salviamo l' Ospedale di Anagni "che
si batte da anni per impedire,con gli strumenti di legge e con l'impegno
dei cittadini, la chiusura della struttura ospedaliera decisa dal Piano
Sanitario della Polverini, che ha avuto conseguenze drammatiche per la
tutela della salute, in particolare nell' area nord della provincia
di Frosinone.
Di tale situazione lei è a conoscenza, infatti, nella sua campagna
elettorale, si è impegnato, in modo inequivoco, ad assicurare il riordino dei
servizi sanitari, da distribuire secondo le effettive esigenze delle
popolazioni residenti nel territorio ed ha riconosciuto, anche dopo la sua
elezione alla presidenza regionale, il fatto che la provincia di Frosinone è
stata privata dell' assistenza sanitaria di base, poiché il Piano
Polverini, con la chiusura di ben 7 Ospedali su 11, ha di fatto
azzerato i livelli essenziali di assistenza.
Le iniziative del Comitato hanno ottenuto un risultato rilevante
nell' agosto del 2011,quando un'ordinanza del Consiglio di Stato ha
riconosciuto la necessità di mantenere operativo l' Ospedale di Anagni,
la cui chiusura avrebbe arrecato danni molto gravi all'ampia area di utenza,
circa 80.000 cittadini, per la quale
l' Ospedale, da sempre, ha rappresentato un indispensabile presidio sanitario.
Paradossalmente, dall'autunno 2011 è iniziato il sistematico e inesorabile
smantellamento dell' Ospedale che, con le decisioni della ASL , sempre
giustificate come "temporanee", è stato svuotato di personale e
attrezzature, dirottati negli Ospedali di Frosinone e di Alatri.
Il primo, come è ben noto, presumibilmente anche a lei, non riesce a
rispondere alle richieste di cura e assistenza per i pazienti che vi si
rivolgono a causa delle insufficienti capacità ricettive e del disordine
organizzativo.
Il secondo, che dista da Frosinone circa 10 Km, assolve ad un servizio
sanitario poco più che "locale" e il tentativo di rafforzarlo ha
ridotto l' ospedale di Anagni ad un punto di Primo Intervento di dubbia
utilità e non ha prodotto alcun beneficio alla popolazione
dell'area nord della provincia che aveva come riferimento l' Ospedale di Anagni
e non certo quello di Alatri, per elementari ragioni di collocazione
territoriale. Sono così cresciute a dismisura le spese di "mobilità
passiva" gravanti sul precario bilancio aziendale e, in presenza di
urgenze di ogni tipo,il paziente deve sperare di arrivare vivo a Frosinone, di
poter essere ricoverato e curato.
Come è del tutto evidente, caro Presidente, dal momento del suo insediamento ad
oggi, nulla è cambiato nella situazione conseguente allo scellerato Piano
Polverini!
Non solo. La mancata applicazione dell' ordinnza del Consiglio di Stato,
i ricorsi al Tar, promossi dal Comitato,segnalano la mancanza della garanzia
dei diritti, in particolare del Diritto alla salute,
costituzionalmente sancito per tutti i cittadini della Repubblica.
Abbiamo chiesto di poterla incontrare, sollecitando i rappresentanti
politici e i parlamentari eletti nella provincia, per esporle tali gravi
problemi: abbiamo avuto attestati di buona volontà e null' altro.
E'dunque più facile incontrare Papa Francesco che il Presidente della
Regione.
Quello che vorremmo chiederle è semplice:
a) quali decisione prevede il Nuovo Piano Sanitario per assicurare la presenza
di un presidio efficiente per i
cittadini di Anagni e dei paesi limitrofi?
b) gli interventi previsti per il riordino della Sanità provinciale
considereranno l'esigenza di adeguare il rapporto abitanti/posti
letto, di assicurare la presenza dei Pronto Soccorsi, di verificare l' uso
razionale delle risorse disponibili, quelle professionali e quelle finanziarie,
finora notoriamente male utilizzate ?
Ho ancora una riserva di fiducia, Presidente, e come me molti altri
cittadini.
Non ci deluda.
Anna Natalia
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