Ufficio Stampa Fds Regione Lazio Valeria Russo
“Con un sotterfugio la Regione proroga lo smaltimento dei rifiuti nella discarica ormai satura di Cecchina”. Lo denunciano Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, capogruppo e consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, con un’interrogazione all’Assessore alle Politiche dei rifiuti.
“La verifica effettuata il 23 settembre presso la discarica dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e dall’Azienda Regionale per l’Ambiente –affermano i consiglieri- aveva riscontrato numerose violazioni di legge ed, in particolare, che già dal febbraio 2010 la discarica era fuorilegge: invece delle 40.000 tonnellate autorizzate, la società Pontina Ambiente, di proprietà del ras dei rifiuti Manlio Cerroni, ne aveva scaricate almeno 90.000. Più del doppio”.
“A questo punto –proseguono- la discarica andava chiusa. Invece, con un’ordinanza datata 29 settembre e resa nota dal comitato No Inceneritore di Albano, la presidente Polverini ne ha autorizzato la continuazione per altri sei mesi, accettando per vere le dichiarazioni unilaterali dell’azienda. Qui sta il sotterfugio: l’azienda ha nascosto la documentazione sull’attività della discarica ai verificatori del NOE, impedendo una completa valutazione della situazione. La Regione ha chiesto proprio alla Pontina Ambiente di certificare la situazione. La società di Cerroni ha certificato il falso”.
“Ma non è tutto: l’ordinanza del 29 settembre –continuano- ha addirittura autorizzato la realizzazione di un nuovo invaso, il settimo, sulla base dell’autorizzazione per la costruzione dell’inceneritore, bypassando così, evocando l’emergenza, il parere negativo già dato alla ASL RomaH”.
“Il Lazio –concludono Peduzzi e Nobile- continua ad avere la maglia nera per la raccolta differenziata, Cerroni continua a fare affari e le conseguenze si scaricano sulla salute dei cittadini.”.
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