Ci troviamo in una situazione in cui il governo è composto da ministri che non sanno scrivere le leggi, i parlamentari di maggioranza non hanno la più pallida idea di come si discuta una norma a meno che non sia PRO DOMO CAPO, le leggi licenziate dall’esecutivo con decretazione d’urgenza rischiano sempre di cadere sotto la mannaia della Corte Costituzionale, il parlamento è zeppo di gente pluri inquisita per camorra, per mafia, e per altri reati gravi il Presidente del consiglio anch’ egli è pluri inquisito e di fatto condannato per corruzione ,sfugge a i processi che lo vedono imputato insulta un giorno si e l’altro pure la magistratura. Ci troviamo insomma in uno stato di emergenza democratica e di devastazione delle regole condivise. Non a caso le opposizioni invocano la formazione di un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale sul modello di quello che si costituì durante le lotta di liberazione in cui forze liberali, cattoliche, socialiste e comuniste si unirono per aiutare i partigiani a sconfiggere i repubblichini e scrissero insieme la Costituzione. In base a quel modello sarebbe auspicabile una larga coalizione che da Fini a Casini, a Bersani fino ad arrivare a Di Pietro si adoperasse per sconfiggere Berlusconi e ripristinare le regole democratiche distrutte dalla conduzione padronale del nano di Arcore . Dopodiché una volta ottenuto lo scopo di nuovo ognuno per se verso elezioni da indire con un nuovo sistema elettorale e con il conflitto d’interessi definitivamente risolto. Tutto giusto. Se non che quel comitato di liberazione Nazionale si costituì mentre il popolo combatteva una sanguinosa guerra che alla fine portò alla sconfitta dei fascisti e consentì agli americani di cacciare i tedeschi. Oggi il popolo invece è tenuto completamente al di fuori dalla contesa, anzi ogni stormir di sommossa suscita giudizi severi anche dall’opposizione. La stessa opposizione accetta di essere ostaggio di un parlamento blindato composto da mafiosi, camorristi, papponi, prostitute gentaglia incapace e ignorante con cui è impossibile dialogare. Allora stante questa situazione un vero gesto forte da parte delle opposizioni potrebbe essere quello DI ABBANDONARE IL PARLAMENTO!!!! Altro che nuovo Cln. Ripercorrano gli attuali parlamentari d’opposizione la stessa strada che i loro predecessori nel 1924, a seguito del delitto Matteotti da parte dei fascisti, seguirono abbandonando il Parlamento. Questi si riunirono in un altra sala di Montecitrio costituendo unico parlamento legittimo, visto che nel parlamento ufficiale era ormai impossibile esercitare ogni funzione di libero confronto. Fli, Udc, Api, Pd, Italia dei valori lascino gli scranni di Camera e Senato lascino vacanti gli incarichi istituzionali che oggi ricoprono ritirandosi su un nuovo Aventino. Questo sarebbe un gesto forte di delegittimazione che avrebbe grande risalto nel mondo e che il Popolo Sovrano la cui stragrande maggioranza ha resistito alle manganellate mediatiche del neo autoritarismo berlusconiano, capirebbe . Solo dopo uno strappo di questo tipo si potrebbe pianificare un nuovo Cln. Un Cln esterno alle stanze del potere e con la società civile al proprio fianco.
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