Andare a votare: non è certo stata la prima volta. L'ingresso nel seggio, qualcuno che va via avendo già votato, gli scrutatori, il documento, la matita: azioni fatte tante altre volte, niente di nuovo. Vado dietro il paravento ed eccomi lì, solo, con le schede davanti a me. E..........accade all'improvviso: un nodo alla gola, gli occhi umidi, il respiro rotto dall'emozione. Che succede? Mi vengono in mente gli ultimi mesi, come se li rivivessi, lì dentro il seggio elettorale. Le facce, le voci, le riunioni dove si discute di tutto e di più, e, come capita sempre a noi di sinistra, ci si accapiglia su tutto. L'odore della carta dei manifesti e della colla per attaccarli, "mescolala per 5 minuti che attacca di più". "gli ultimi che abbiamo messo sono caduti da soli il giorno dopo" "neanche quando non abbiamo concorrenza rimangono i nostri manifesti attaccati". Le trombe sul furgone per lo speakeraggio, la birra, le bandiere, un pezzo di pizza al volo. Tutto, tutto davanti agli occhi: i gazebo per distribuire volantini, le chiacchiere dei passanti che si fermavano e i passanti che invece tiravano dritto: "Io sono di destra ma a votare ci vado lo stesso", la nonna che prende i volantini e chiama i nipoti ventenni "questi si devono svegliare, ora glielo dico io che bisogna votare". Solo, lì davanti alle schede, con gli occhi umidi: lacrime di gioia: non si sapeva se ci saremmo arrivati a vivere quel momento, hanno provato in tutti i modi a far saltare i referendum. Tutte le facce mi passano davanti, le voci le sento tutte, i commenti, le battute, le speranze. Il tutto forma un collage colorato e vivo, una carovana festosa e concentrata sull'obiettivo da raggiungere. La lacrima che mi inumidiva gli occhi cade giù, e mi riporta al presente..........metto quattro croci sui SI, mai come questa volta nella solitudine dell'urna mi sono sentito in compagnia, una meravigliosa compagnia, e per la prima volta mi si sono inumiditi gli occhi mentre mettevo una croce sulla scheda. Lacrime che scaricano la tensione e l'attesa di mesi, lacrime per un obiettivo voluto con tutte le forze, lacrime perchè finalmente c'è la sensazione che questa volta non abbiamo solo lottato, ma abbiamo pure vinto, grazie al lavoro e alla passione di tante compagne e tanti compagni, lacrime da battiquorum.
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