Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 28 giugno 2011

Prima mi hanno sparato, poi mi chiedono di pagare per il piacere di aver fatto da bersaglio

Matan Kohen



My name is Matan Kohen. Four years ago I attended a demonstration in the Palestinian village of Beit Sira. I joined the residents of the village who were protesting the construction of Israel's separation wall on their lands. On each occasion that we went out to protest, we were attacked by the Israeli army. Soldiers beat us, arrested us, and shot at us, but the people of the village refused to give up their fight. It was on one such demonstration on Feb 24, 2006, that a border policeman shot a rubber bullet into my left eye. http://bit.ly/a7Ap6c .

My recovery was long and painful and I was left with permanent damage to my vision. Throughout the process I hoped that the soldier who shot me would be held responsible and that the army would be forced to compensate me. Instead, the soldier was not prosecuted. When I sued the Ministry of Defense, the judge decided that not only will I not be compensated, but I that I would be forced to pay for the cost of the trial. The end result is that for the pleasure of being shot by the army, I am required to pay approximately 100,000 shekels -- or about $29,000.

I have taken my case to the Israeli Supreme Court with the hope of overturning the lower court's decision. I am asking for your help in paying the outstanding court expenses and the additional costs of litigating the case. If you can help with the cost of the case, please contribute here:
http://www.awalls.org/donations

In thanks and solidarity,
Matan

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Caro Luciano,
 il mio nome è Matan Kohen. Quattro anni fa ho partecipato ad una manifestazione nel villggio palestinese  di Beit Sira. Mi sono unito alla abitanti del villaggio che stavano protestando contro la costruzione del muro di separazione israeliano sulle loro terre. Ogni volta che loro uscivano per protestare erano assaliti dall’esercito israeliano. I soldati ci hanno picchiato, arrestato, sparato ma gli abitanti del villaggio si rifiutarono di cedere nella loro lotta . E’ stato nel corso di una di queste manifestazioni il 24 febbraio 2006 che un poliziotto di confine mi ha sparato colpendomi all’ occhio sinistro  con un proiettile di plastica . Il mio ricovero  in ospedale è stato lungo e pieno di dolore  ed è rimasto un danno permanente alla mia vista  Nel corso di tutto il processo, sperai che il soldato che mi aveva colpito fosse riconosciuto colpevole  e che l’esercito lo costringesse a risarcismi. Invece il soldato non fu perseguito. Quando ho citato in giudizio il Minstero della difesa il giudice ha sentenziato che non solo non sarei stato risarcito ma che avrei dovuto pagare le spese processuali. Il risultato finale è  stato che per il piacere di  essere diventato  bersaglio dell’esercito  mi è stato richiesto di pagare approssitavamente 100.000 shekels  oppure circa 29.000 dollari  Ho fatto ricorso alla Corte suprema di Israele con la speranza  che questa potesse roveciare la sentenza emessa dal tribunale di grado inferiore. Chiedo il vostro aiuto per il pagamento delle ingenti spese  e dei costi aggiuntvi inerenti al processo . Se  vorrete aiutarmi a coprire i costi del caso potrete contribuire cliccando qui


In ringraziamenti e solidarietà
Matan

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