Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 16 gennaio 2012

R.A.DE.C.A la forza dell'ironia

Luciano Granieri - Rete Asincrona DEmocratica Ambientalista



"R.a.de.c.a" è un acronimo formato dalle  iniziali  delle parole (Rete, Asincrona, Democratica Ambientalista). Ammettiamo  che il risultato dell’acronimo non è sortito per caso. Nel decidere il nome della nostra costituente abbiamo ben valutato  che oltre al significato delle singole parole, anche la somma delle loro iniziali sarebbe risultata  molto significativa perché evoca un simbolo legato alla tradizione ciociara. Nell’immagine della radeca (la foglia d’agave) è racchiusa tutta la storia millenaria della nostra città. La radeca è un simbolo associato ai riti di fertilità ,  ai saturnali che si svolgevano nella nostra città  già in epoca precristiana. Ma ancora di più alla festa della radeca si lega un evento  che ha segnato profondamente la storia  di Frosinone; a quel fatto storico si ricollega tutta la festa del carnevale, un appuntamento  sentito dalla popolazione a cui ogni cittadino  ciociaro non può rinunciare. La storia, come ben sanno tutti i cittadini di Frosinone, ci racconta che tra il 1798 e il 1799 la popolazione di Frosinone era vessata dalle truppe di occupazione francesi. Il 26 luglio 1978 i cittadini riuscirono a cacciare le guarnigioni occupanti ma la reazione francese fu estremamente dura e crudele. Frosinone venne messa a ferro e fuoco dai soldati transalpini, molti innocenti furono massacrati. Ebbene l’anno successivo nonostante il ricordo funesto del massacro recente, il Carnevale venne festeggiato lo stesso, e anzi fu l’occasione per sfidare ulteriormente i potenti aguzzini,  ma con una strategia diversa.  Ai Francesi fu fatto credere che un’altra rivolta si stava  organizzando, e quando le guarnigioni guidate dal generale Jèanne Etienne Championnet arrivarono nei pressi della città, trovarono il popolo frusinate ad aspettarle. Un popolo armato   non con i fucili  ma con la radeca . Gli invasori furono sbeffeggiati e derisi. Championnet divenne lo zimbello del popolo e successivamente il simbolo del carnevale frusinate. I fatti sono noti a tutti i cittadini e in particolar modo agli abitanti  del quartiere “Il giardino”. Ma ho voluto raccontarli  ugualmente per  ricordare che  la Radeca è patrimonio della storia millenaria ciociara ed è un simbolo di come con la creatività, l’ironia, la passione, la volontà  si riesce ad avere la meglio su chi ha mezzi infinitamente superiori. E’ dall’esempio dei ciociari che irrisero i potenti che noi traiamo spunto per portare avanti il nostro percorso politico. Dovremo confrontarci con forze molto  più grandi   di noi   e per avere un qualche probabilità di spuntarla dovremmo usare le stesse armi che i ciociari usarono contro il generale Championnet. Ci avvaliamo dunque di un simbolo che fa parte della genesi storica della nostra città. Quella città per cui proviamo a costruire un futuro migliore. Questo patrimonio è a disposizione di tutti e non di un solo quartiere che comunque meritoriamente continua con la sua attività a mantenere viva questa tradizione secolare . Infine vorrei rassicurare gli amici della associazione culturale rione Giardino come confermato da Fiorenzo Fraioli, in questo frangente siamo impegnati ad incontrare altri soggetti politici per dare forza alla costituente e dunque la nostra visibilità mediatica  sarà  molto limitata, inoltre  in occasione della settimana del carnevale sospenderemo del tutto le nostre iniziative.  Comunque   alle  ultime elezioni regionali del Lazio si è presentata una lista denominata “Forza Roma”. Pur essendo il sottoscritto acceso tifoso giallorosso il pensiero di votare per quel  movimento lontano  anni luce dalla mia idea politica non mi ha minimamente sfiorato. Né mi risulta che la famiglia Sensi, allora alla guida della società capitolina, abbia opposto obiezioni alla presentazione della lista. Per non parlare di “Forza Italia” Detto questo non vorrei che questi siano i primi fuochi  del tiro incrociato che si sta preparando verso una piccola forza scomoda che sicuramente scompaginerà il gioco delle alleanze e delle contro alleanze più o meno trasversali  in vista delle prossime elezioni comunali.

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