Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 9 gennaio 2013

Frosinone. reparto di ematologia a rischio chiusura


L’ Unità Operativa Complessa di ematologia dell’ospedale del Capoluogo vive una drammatica condizione a causa della carenza di personale medico e rischia di chiudere a breve. Ciò sarebbe già avvenuto entro il 4 c.m. se i medici del reparto, con grande senso di responsabilità  e di umanità, non avessero deciso di soprassedere ai loro diritti e di sobbarcarsi di tutti i carichi di lavoro necessari, oltre ogni limite.
In data 2 gennaio c.a., il dirigente responsabile di ematologia faceva presente al direttore generale della ASL la sua impossibilità a stendere turni di servizio oltre il 4 gennaio considerato che la dotazione dei medici di reparto, pari a 6 unità di cui 4 esonerati dal lavoro notturno non garantiva più una normale assistenza.
Sempre in data 2 gennaio c.a. il direttore generale ff. della asl rispondeva alla nota del primario di ematologia rilevando: 
1) che le reiterate richieste alla Regione di deroghe per l’assunzione di medici ematologi non hanno avuto sino ad oggi alcun esito; che si prende atto delle Sue proposte, ritenendo necessario disattivare temporaneamente le attività in regime di degenza ordinaria nelle more di una ricognizione in ambito aziendale di dirigenti medici ematologi, impegnati in altri servizi e disponibili a rafforzare l’organico a Sua disposizione.
2) Pertanto, ove i dirigenti medici in servizio e idonei alla turnazione non intendano più farsi carico di assicurare con un impegno straordinario la presenza notturna anche in pronta disponibilità, limitatamente al periodo di reperimento delle risorse di cui sopra,si invita la S.V. a dimettere o a trasferire entro il 4 gennaio p.v. gli attuali degenti e a proseguire le attività assistenziali in regime di day  hospital e ambulatoriale.
Considerato che i pazienti ricoverati, 13 su 13 posti letto, tutti gravi e non in condizione di non poter affrontare un trasferimento se non a rischio della vita, i medici del reparto
hanno accettato di continuare a lavorare con sacrificio, impegno e rischio. Se l’Unità Operativa Complessa di ematologia è ancora aperta il merito va ai medici ed a tutto il personale che ivi operano.
Com’è ampiamente dimostrabile, le chiusure delle tante strutture ospedaliere, la soppressione di tanti reparti e i tanti tagli effettuati non hanno creato efficienza e tanto meno unità di eccellenza. D’altro canto lo spreco delle risorse finanziare ed umane continua evidenziando una incapacità
direzionale e manageriale senza precedenti.
Mentre nella Unità di ematologia mancano i medici, in quella di urologia a fronte di 12 posti letto vi sono 9 medici.
Dove sono finiti i medici e gli operatori sanitari degli ospedali dimessi e dei reparti soppressi? Queste risorse sono state gestite secondo le necessità ed i bisogni di salute dei cittadini oppure sono prevalsi la raccomandazione, l’appartenenza politica e la clientela?
Ma la trasparenza e l’informazione non sono di casa alla asl di Frosinone.
E’ noto a tutti che l’ospedale “Fabrizio Spaziani”, secondo gli impegni elettorali del centro-destra e del centro-sinistra doveva diventare DEA di 2° LIVELLO ma di questo passo, se non fosse per il senso di responsabilità degli operatori, sarebbe già  poco più di un ospedaletto zonale con un caos organizzativo eccezionale.
Al Sindaco di Frosinone, nonché Presidente della conferenza locale della sanità chiediamo un incontro urgente per l’esame di questa drammatica situazione e per assumere iniziative adeguate.
Com’è possibile che non ci si rende conto  del danno enorme  che si arreca alla salute dei cittadini ed alla economia del capoluogo e della provincia?

Francesco Notarcola – Presidente della Consulta delle associazioni della Città di Frosinone
Antonio Marino – Presidente dell’Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati
Renato Galluzzi – Coordinatore di Cittadinanzattiva-Tribunale per la difesa dei Diritti del Malato




  

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