Come avvenne che Dizzy
Gillespie si ritrovò la tromba storta.
Come accade per molte importanti scoperte la piegatura della tromba di
Dizzy avvenne per caso. La storia ci racconta che durante un party organizzato per
sua moglie Lorrianne allo Snookie’s di Mahattan
il 6 gennaio 1953, Dizzy lasciò
il suo strumento sul supporto tromba per rilasciare una breve intervista. Il duo
di danzatori Stump and Stumpy iniziò a
scherzare sul palco. Stump , spinse Stumpy che cadde sulla tromba di Dizzy piegando la campana verso l’alto. Fu una
scena piuttosto drammatica, per cui il sassofonista Ilinois Jaquet lasciò il
club prima del ritorno di Dizzy. Non voleva trovarsi nei paraggi quando il jazzista avrebbe visto la sua tromba deforme e avrebbe provato a soffiarci dentro. Ma Gillespie si
mantenne calmo.
“Era il compleanno di mia moglie e non avrei voluto
essere un peso” Scrisse nella sua biografia
To be or not to Bob. Appoggia
la tromba alle labbra e iniziai a suonare. Suonai e mi piacque il suono.
Avrebbe potuto suonare piano, molto piano non in modo squillante”.
Il giorno successivo raddrizzò la tromba, ma non riuscì a togliersi dalla testa il suono della notte
precedente. “Mi rimase impresso il modo
come il suono usciva , veloce, più
veloce all’orecchio, al mio orecchio” Ricordò Gillespie . Una torsione di 45
gradi della campana gli fece udire il suono di prima. Chiese alla moglie di
disegnare la tromba piegata e mandare il disegno alla Martin Co. chiedendo loro di fabbricargliene una. I
funzionari della fabbrica giudicarono l’idea folle, “ma realizzarono ugualmente la
tromba e da allora ho suonato sempre con uno strumento come quello. Con il mio
strumento quando batti una nota Bam! Si sente proprio. E’ solo una frazione di
secondo, ma una frazione di secondo significa molto”.
Gillespie non potè brevettare la sua tromba dalla campana
storta, perché un Francese di nome Dupont inventò nel 1860 un corno con la campana
leggermente rialzata. La tromba in mostra al museo della arti Smithsonian è stata fatta su misura per
Gillespie da Re.Co. nel 1972. L’ha suonata per più di 10 anni, fino a quando
non ricevette in regalo per il suo 65esimo compleanno una nuova tromba Schilke
dal suo caro amico e pupillo, il brillante trombettista John Faddis.
traduzione di Luciano Granieri
Trumpet - Dizzy Gillespie
Saxaphone/Flute - James Moody
Bass - Christopher White
Piano - Kenny Barron
Drums - Rudy Collins
Saxaphone/Flute - James Moody
Bass - Christopher White
Piano - Kenny Barron
Drums - Rudy Collins
ben scritto
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