Come me, come ogni
cittadino di Frosinone, il mio genitore, novantenne, ha ricevuto la bolletta
Acea con l’addebito dei conguagli relativi ai consumi 2006-2011. E’ ormai noto
, anche per pubblica denuncia dall’autorità per l’energia elettrica per il gas
e il servizio idrico, che tali conguagli
sono illegittimi perché stabiliti dal gestore senza comunicarli alla stessa
AEEGSI come previsto dall’art. 31 comma 31.1 dell’allegato A della
deliberazione AEEGSI n.643/2013.
Nella stessa bolletta compare l’addebito del
deposito cauzionale, anche questo illegittimo perché non indicato nella carta dei servizi. Un documento che,
definendo il rapporto fra gestore e utente, dovrebbe riportare l’adozione di un
deposito cauzionale per chi non ha la domiciliazione bancaria delle fatture,
così come prescritto dall’allegato A
titolo 1 della deliberazione AEEGSI 586/2012.
Inoltre sempre nella suddetta bolletta figurano
gli addebiti relativi alla depurazione.
Un servizio non erogato perché reso indisponibile dai sigilli della procura.
Per
questi motivi anche mio padre, come il sottoscritto, ha impugnato la fattura e ha
inviato un contenzioso per iscritto, a
mezzo raccomandata ricevuta di ritorno, ad Acea Ato5, e per informazione
all’AEEGSI, allo STO del’Ato5, al
Garante per il servizio idrico integrato. Di quella bolletta, sono stati pagati
esclusivamente i consumi.
Per quanto riguarda il mio ricorso non ho avuto comunicazioni
particolare . Mio padre invece, ripeto novantenne, è stato tempestato di
telefonate, nella quale si richiedeva:
Prima la motivazione del parziale pagamento, poi il fax del ricorso e
del bollettino, di seguito ancora la ripetizione del fax, perché poco chiaro, ed infine un ulteriore
pagamento di 11 euro in quanto l’importo della bolletta determinato, togliendo
gli addebiti illegittimi era mancante di questa cifra.
Ovviamente il vecchio
genitore ad ogni telefonata si rivolgeva a me preoccupato, mi ha pregato di
fare i fax, nonostante lo avessi avvertito che l’unica richiesta o risposta
legittima al ricorso dovesse essere
inviata per iscritto da Acea, non da
altri, e non per telefono .
Non potendo
sopportare che papà stesse così in ansia l’ho pregato di rispondere
all’ennesima telefonata che avesse ricevuto dicendo di non voler essere più importunato
e di coinvolgere il figlio al
posto suo.
Stamattina dopo un ulteriore avviso, mio padre mi passa un foglietto con un
numero telefonico, dicendo che i suoi persecutori aspettano una telefonata da
me. Il numero era il seguente: 06 45606186. A
chi corrisponde questo recapito?
A nessuno. Se si fa la ricerca
sulle pagine bianche il numero risulta sconosciuto , provando a telefonare risponde una segreteria
telefonica la quale indica i numeri interni per mettersi in contatto con gli
operatori, ma non cita il nome dell’agenzia a cui ci si sta rivolgendo, e una volta ottenuto il contatto con
l’operatore questi non indica il nome della società per la quale sta
rispondendo.
A chi si rivolge dunque Acea per intimidire utenti particolarmente
sensibili e indifesi? E’ legale che un tizio non possa sapere chi lo stia perseguitando? E’ semplicemente scandaloso.
Ovviamente ho chiamato Acea intimando di non chiamare e non far chiamare più i
miei anziani genitori per il contenzioso in atto e che qualsiasi comunicazione
in merito sarebbe dovuta arrivare per iscritto. Ho anche fornito una mia valutazione
personale sulla legittimità di incaricare agenzie di recupero credito dal nome
ignoto.
Per la cronaca rivolgendo la stessa intimazione a non disturbare ulteriormente, pena una denuncia per molestie,
all’agenzia di recupero crediti, l'operatrice mi ha informato che il n. 06 45606186 corrisponde alla Telcom
Intel Credit. Una notizia che potrebbe
tornare utile a chi come mio padre sta ricevendo comunicazioni indebite da
questi signori. Anzi a seguito di questi
fatti invito tutti coloro che stanno subendo questi soprusi a ribellarsi con il
gestore e con queste innominate agenzie
di recupero crediti. La misura è colma e per questo vanno ringraziati i nostri
sindaci conniventi con Acea e con i loro ignoti esattori.
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