Circa due mesi fa iniziava la nuova scommessa formativa dell’Osservatorio Peppino
Impastato. Il LABORATORIO DI GIORNALISMO CIVICO E PARTECIPATO. Dal 14 marzo
scorso, fino ad oggi gli incontri si sono rivelati più che proficui. L’iniziativa sta riscuotendo un discreto
successo. Il numero di partecipanti non ha subito cali significativi nonostante l’impegno diluito in un periodo
lungo dal 14 marzo al 6 giugno.
Un
elemento di forza emerso dagli incontri tenutisi fino ad oggi riguarda l’età
dei partecipanti. Alle sessioni del laboratorio hanno assistito sia
studenti di liceo che di università. Ma
buona è stata la partecipazione di
persone più in avanti con gli anni.
Questo primo positivo bilancio non fa che
confermare e confortare la nostre sensazioni per cui mai come in questo periodo emerge la voglia dei cittadini di partecipare, di
offrire il proprio contributo per la formazione di una coscienza collettiva condivisa.
Una condivisione che vede nel giornalismo
civico e partecipato, una delle principali risorse. Il flusso trasversale bidirezionale
fra fruitore e divulgatore dell’informazione
è un canale essenziale di partecipazione.
Rendere i cittadini, oltre che informati, anche capaci di informare è l’ambizioso
traguardo che il laboratorio intende raggiungere.
Fino ad oggi le tematiche affrontate si sono concentrate maggiormente su nozioni generali
e sulle modalità di redazione di una giornale (quotidiano, rivista). Dopo l’excursus storico effettuato dal Professor
Mario Morsillo, sulla nascit, a lo sviluppo del giornalismo e del giornale attraverso
le civiltà succedutesi nei secoli scorsi
, la Dottoressa Marzia Modesto ha affrontato più approfonditamente le modalità
di acquisizione, selezione e divulgazione delle notizie. La stessa dottoressa Modesto, ha illustrato la
differenza fra una pubblicazione quotidiana ed una periodica e come le caratteristiche
dei contenuti informativi dovessero
essere mirati all’una o all’altra forma
editoriale. Alcune esercitazioni relative alla scrittura di una notizia e all’effettuazione
di un’intervista, hanno coinvolto attivamente i partecipanti.
Il Professor
Tarcisio Tarquini, analizzando due grandi inchieste giornalistiche del passato:
L’affaire Dreyfus e lo scandalo Watergate, ha mostrato quali siano gli elementi
fondamentali del giornalismo di inchiesta. La dottoressa Denise Compagnone de “il
messaggero”, insieme al magistrato, Dottor Adolfo Coletta ha indirizzato i partecipanti
verso i migliori percorsi formativi per
diventare giornalisti.
Fin qui il programma svolto. Da sabato prossimo 23
maggio, sempre presso il LeBò club di Via De Gasperi, per la cui ospitalità non finiremo mai di
ringraziare Cristiano Bellincampi, inizierà un nuovo viaggio. Affronteremo le
tematiche relative al web. Come cambiano le modalità di fruizione e
determinazione dell’informazione nel caleidoscopico mondo della rete.
Siamo certi che il successo
avuto fino ad oggi verrà quantomeno confermato. Con enorme soddisfazione pubblichiamo, in
altra parte del blog, un ARTICOLO redatto da Alessia Cristofanilli. Alessia giovanissima
studentessa presso il liceo linguistico Martino Filetico di Ceccano è una delle
più assidue frequentatrici del corso e conferma,
con il suo contributo , che il nostro
impegno non è stato e non è affatto
vano.
Di seguito i prossimi appuntamenti che si terranno a partire
dalle ore 15,00 presso il Lebò Club di Via De Gasperi a Frosinone.
L’informazione ai tempi del web, comunicazione trasversale e data journalism
Relatori: Anita Mancini e Luciano Granieri.
sabato 30 maggio:
Giornalismo d’inchiesta
Relatori : Denise Compagnoni de “il messaggero”
e Alessandro Redirossi de: “l’inchiesta quotidiano”
sabato 6 giugno:
Giornalismo civico e partecipato.
Giornalismo civico e partecipato.
Relatore: Mario Catania.
Sempre sabato 6 giugno, alla fine del seminario di Mario Catania, si terrà l’evento di chiusura con la consegna degli attestati di partecipazione a chi ha frequentato il laboratorio.
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