La buona educazione: Tra le proposte l'innalzamento dell'investimento sull'istruzione dal 4,7 al 6,5 per cento del Pil e l'abolizione dei finanziamenti alle scuole paritarie e il buono scuola
Non può esserci una “buona scuola” senza che tutte le scuole godano di un buono stato di salute. Per questo le proposte avanzate dalla campagna Sbilanciamoci! nella sua “contro-manovra” 2015, partono dall'innalzamento dell'investimento sull'istruzione dal 4,7 al 6,5 per cento del Pil. Come? Innanzitutto abolendo i fondi statali per le scuole paritarie e il buono scuola, misura che frutterebbe 470 milioni di euro circa, e sostituendo l'ora di religione con l’ora di storia delle religioni o con insegnamenti alternativi scelti autonomamente dalle scuole, risparmiando così 1,5 miliardi di euro. In questo modo si potrebbero aumentare i fondi destinati all’autonomia scolastica, rifinanziando per oltre 300 milioni la legge 440/97 e il Mof, il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa, per 600 milioni di euro, ripristinandone così la dotazione originaria. Altri capitoli di spesa dovrebbero poi essere finalizzati alla promozione dei progetti studenteschi coordinati dai Comitati e dalle associazioni studentesche (finanziamento di almeno 10 milioni al Dpr567); alla formazione di tutti i docenti sulle innovazioni pedagogiche e didattiche da poter apportare nelle classi, oltreché sui temi dell’integrazione, dell’intercultura e sull’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, senza legare l’attivazione di questi corsi a criteri di merito o demerito; e allo stanziamento di 200 milioni di euro per stage, alternanza scuola-lavoro e miglioramento della didattica. Per fare fronte ai problemi dell'edilizia scolastica, Sbilanciamoci! propone l'implementazione di un piano pluriennale straordinario nazionale che preveda lo stanziamento di almeno 20 miliardi di euro (1 miliardo l'anno), puntando sulla realizzazione di scuole ex novo e di plessi polivalenti per la messa in rete delle attività didattiche e sull'adeguamento delle strutture già esistenti per la messa in sicurezza, l’agibilità statica e quella igienico-sanitaria, oltre all'eliminazione delle barriere architettoniche e all'adeguamento delle strutture e degli strumenti per i disabili. Infine, il diritto allo studio, per il quale Sbilanciamoci! propone l'approvazione di una legge nazionale che individui i Livelli essenziali delle prestazioni che le Regioni sono tenute a erogare in termini di servizi diretti e indiretti a sostegno degli studenti, imponendo alle amministrazioni minimi ineludibili di investimento che tengano conto della totalità dei soggetti aventi diritto. E l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, per cui si propone un investimento di 20 milioni di euro annui per la formazione di 400.000 insegnanti curricolari.
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