Mercoledì 21 febbraio, “Potere al Popolo” ha presentato i
suoi candidati alla Camera, al Senato e alla Regione, presso Colleferro, in
piena Valle del Sacco. Insieme a Gualtiero Alunni e Marina Navarra, candidati
al Senato, e Paolo Ceccano candidato
alla Camera è stato invitato anche il sottoscritto in qualità di membro del
Comitato 4 dicembre per la Costituzione della Provincia di Frosinone, sezione
locale del Coordinamento Democrazia Costituzionale.
Avrei dovuto parlare del
rapporto fra degrado ambientale e Costituzione, proprio perché l’area di
Colleferro,e di tutta la Valle del Sacco, è una fra le più inquinate d’Italia, tanto da
essere stata classificata come sito d’interesse nazionale (SIN) per l’elevato
livello d’inquinamento. Tale classificazione presuppone uno stanziamento di
fondi dedicato alla bonifica e alla tutela del territorio, programma
inattuabile per il semplice fatto che, prima di bonificare, bisognerebbe
fermare l’inquinamento, evento tanto desiderato quanto disatteso.
Nel corso
della presentazione dei candidati di “Potere al Popolo” il dibattito previsto
non si è potuto svolgere perché non è stata concessa l’autorizzazione
all’utilizzo di sistemi d’amplificazione, per cui ho trascritto alcune dichiarazioni . Su quanto hanno dichiarato Marina Navarra e Gualtiero Alunni abbiamo riferito in altro POST. Di seguito vorrei riportare alcune riflessioni che avrei sottoposto ai
cittadini qualora fosse stato possibile utilizzare il megafono.
La Valle Incostituzionale.
L’area di Colleferro e di tutta la Valle del Sacco è di
fatto incostituzionale. Citare il secondo comma dell’art.9 viene naturale. E’
evidente che in questo pezzo d’Italia il paesaggio non è per nulla tutelato. Ma
la grave condizione ambientale, determinata da politiche dissennate in atto da
decenni, tese a sottomettere la tutela della salute dell’aria, della terra,
dell’acqua, e quindi dei cittadini, alla
logica del profitto , si pone contro diversi
articoli della Costituzione a cominciare
dall’art.2.
Qui si afferma che “La
Repubblica -cioè quel variegato
soggetto composto dallo Stato ma anche da noi cittadini- riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità……” Quali sono i diritti inviolabili? Come brillantemente
illustrato, in un recente convegno organizzato dall’Anpi della Provincia di Frosinone, dal costituzionalista
Professor Gaetano Azzariti, la classificazione di tali diritti ha costituto il
fulcro del costituzionalismo moderno.
Già nella Magna Charta Libertatum del 1215 ,
accettata da Re Giovanni d’Inghilterra, troviamo il concetto di Habeas Corpus, con il quale si tutela l’inviolabilità della persona. Nel 1776 dopo la rivoluzione americana, la dichiarazione d’indipendenza dei diritti di
Filadelfia sancisce che l’uomo nasce
con dei diritti innati che sono di per
se evidenti (eguaglianza nella vita, nella libertà, nella ricerca della felicità).Qui si va oltre il
concetto di inviolabilità, anzi la si qualifica meglio. Alcuni diritti sono
inviolabili perché sono innati, cioè ci spettano per il solo fatto che siamo
venuti al mondo.
Per altro la
dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadini, redatta in Francia nel 1789 rivendica la necessità di una
Costituzione per sancire una divisione dei poteri, in modo che essi non ostacolino
l’assicurazione dei diritti fondamentali. All’epoca di quel documento i poteri erano rappresentati dai Sovrani, dai
Re.Oggi dopo le rivoluzioni liberali i poteri sono molto diversi. C’è un
potere diffuso, in particolare, che domina sui poteri formali quelli pubblici,
è il potere privato e del mercato .
Quando
prevale un potere che limita l’assicurazione
dei diritti, a partire da quelli innati, una Costituzione cessa di
esistere. Ciò sta accadendo nel nostro
Paese, in particolare nelle zone di degrado ambientale come la Valle del Sacco.
Una colonizzazione industriale privata, per altro finanziata con denari
pubblici, basata sullo sfruttamento del
suolo, devastatrice di ecosistemi idrici, causa di un inquinamento sempre più
pesante, è la potente dimostrazione di
come il potere del mercato prevalga sui diritti, soprattutto su quelli innati
che l’art.2 della Costituzione definisce inviolabili.
La dittatura del mercato si fa beffe anche del secondo comma del
medesimo articolo in cui si sancisce che la Repubblica” richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e
sociale”. Come
si fa ad assicurare l’inviolabilità della persona umana, in un territorio in cui innumerevoli studi
epidemiologici (ERAS, S.E.N.T.I.E.R.I) dimostrano che nella Valle del Sacco le
cause di morte per tutte le malattie sono più che doppie rispetto alla media
italiana? Come si fa ad assicurare l’eguaglianza
nella ricerca della felicità, quando la gente non ha i soldi per curarsi dalle
malattie che inevitabilmente contrae in un sito così inquinato?
Ecco allora che
anche la vicenda della Valle del Sacco,
e di Colleferro, si risolve in primo luogo battendosi riaffermare il rispetto della
Costituzione. Questa lotta ha subito un’accelerazione significativa e positiva con la vittoria referendaria che ha impedito la
costituzionalizzazione del potere del mercato.
Ma non è che il primo passo. Bisogna, ad esempio, correggere la modifica dell’art.81 della in cui si introduce la supremazia delle ragioni del bilancio su
quelle sociali.
E’ indubbio che "Potere
al Popolo", si genera in gran parte dalla
lotta referendaria contro la deforma
pretesa, invano, dalla J.P. Morgan. Molti dei candidati della nostra Provincia fanno parte del Comitato 4 dicembre per la
Costituzione di Frosinone (Carla Corsetti, Marina Navarra,
Paolo Ceccano) e si sono battuti con noi nelle piazze in difesa della
Costituzione.
Ma, soprattutto, i candidati di "Potere al Popolo" hanno ben
presente che per riqualificare la nostra
Costituzione è necessario combattere quel potere che nega i diritti innati,
inviolabili, il potere del mercato. Delle forze che sono nate dalla battaglia contro la riforma Renzi Boschi, Potere al Popolo è l’unica, che pone alla base
della liberazione dei diritti sanciti dalla Carta una lotta dura e senza
quartiere alla dittatura del Capitalismo. Per questa condivisione d'intenti ho partecipato volentieri al loro evento di Colleferro.
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