L’esito delle elezioni politiche del 4 marzo scorso non
prefigura nulla di buono per la nostra Costituzione. Il nuovo Parlamento è stato eletto attraverso
una legge elettorale che sicuramente avrà lo stesso destino del
Procellum e dell’Italikum, cioè verrà
giudicata incostituzionale dalla Consulta . Ancora una volta ci troveremo di fronte a
Camere illegittime.
Per tornare solo un attimo alla campagna elettorale, la
partecipazione di movimenti neofascisti e neonazisti alla tornata per il
rinnovo del Parlamento, con tutto il
loro portato di becerume razzista e
fascista, ha inferto un gravissimo vulnus alla Carta nata dalla lotta antifascista.
E anche l’evoluzioni possibili dopo il
voto potranno costituire una sicura minaccia per i principi costituzionali.
La coalizione di centro destra, è
noto, ha già provato a sovvertire l’ordine repubblicano della Carta, cercando d’imporre
un esito presidenzialista dell’organizzazione statuale. Siamo certi che il
tentativo verrà riproposto. Il M5S, nonostante si sia battuto per difendere la
Costituzione dalla riforma Renzi-Boschi, non è affidabile. La svolta atlantista
ed europeista del candidato Premier Di
Maio, non assicura che - qualora la comunità finanziaria volesse riproporre
riforme tese a sconvolgere l’impianto dei diritti costituzionalmente riconosciuti - i Grillini saranno così fermi nel respingere l’assalto. Lo stesso Renzi ,sommerso
dall’esito, sia del referendum che delle elezioni, ha dichiarato che il Pd,prima
o dopo, riproporrà una nuova riforma.
Dunque per il popolo del No, per quel popolo che ha difeso con ogni
mezzo la Costituzione, la lotta non è finita.
Anzi è necessario rilanciare le azioni tese imporre il rispetto dello
spirito costituzionale già oggi disarticolato attraverso dispositivi come la Buona Scuola, l’introduzione del
pareggio di bilancio in Costituzione, oltre che l’attuale legge elettorale.
Per
questo motivo Il Comitato 4 dicembre per la Costituzione della Provincia di
Frosinone, sezione locale del Coordinamento Democrazia Costituzionale, intende
rilanciare con forza la campagna nazionale per la raccolta firme su tre leggi d’iniziativa
popolare.
La prima per una nuova legge elettorale proporzionale, con la possibilità per gli elettori di scegliere i
propri rappresentanti. La seconda
denominata “Scuola della Costituzione” messa a punto dal Coordinamento Lip
Scuola. La terza per la modifica degli articoli, 81, 97,117,119, allo scopo di
cancellare il principio del pareggio di bilancio introdotto in Costituzione .
Queste tre leggi, per cui ci impegniamo a
raccogliere le firme, hanno il compito di riportare al centro degli impianti
normativi, che si intendono modificare, i principi della salvaguardia dei diritti inviolabili
dell’uomo , della valorizzazione della persona umana, della prerogativa alla
partecipazione politica e ad un voto libero e uguale , così come sancito dagli articoli 2, 3, 48, 49 cost.
La legge su un nuovo sistema elettorale, assicura un voto libero e
uguale, e la partecipazione dei cittadini alla determinazione della politica
nazionale. La scuola della Costituzione, con la sua struttura aperta, la sua
organizzazione collegiale, la valorizzazione della conoscenza, concorre alla
piena valorizzazione della persona umana. La rimozione del pareggio di
bilancio, con il ripristino della superiorità degli interessi della persona su
quelli della finanza, contribuisce a
salvaguardare i diritti inviolabili dell’uomo.
Dunque se abbiamo a cuore la
nostra Costituzione, oltre a prepararci a respingere ulteriori tentativi di
sovvertimento che, prima o poi, si ripresenteranno, dovremo fare in modo che
queste tre Leggi d’Iniziativa Popolare raggiungano le 50.000 firme valide per essere presentata
al Senato della Repubblica, il quale, in applicazione del nuovo
regolamento, dovrà obbligatoriamente esaminarle entro tre mesi.
L’impresa non è proibitiva, abbiamo tempo fino a
giugno. Ma bisogna muoversi. Per questo è nostra intenzione organizzare
banchetti per la raccolta firme in tutte le piazze della Provincia, cominceremo
sabato 17 marzo da Frosinone, in piazza Cervini (Via Aldo Moro). Siamo sicuri
che chi ha cuore la salute della nostra Repubblica Democratica fondata sul Lavoro non farà mancare il suo apporto.
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