Quella di domenica 27 maggio è stata una giornata surreale, dove il contrasto fra rivoluzione e restaurazione ha raggiunto vette
inaspettate. Si è dispiegato il conflitto fra una rivoluzione consapevole, quanto sognata , contro
la peggiore restaurazione di uno scenario politico ahimè più che reale.
Gli
iscritti all’Anpi di Frosinone, sono stati invitati dalla cooperativa di produzione cinematografica
“ Baburka Production” a partecipare, come comparse, al cortometraggio ideato e
diretto dal regista Indiano, di origine libica, Faraz Alam . La storia (dal titolo provvisorio between the line), è un affresco
di liberazione.
Librazione di una società prigioniera di paure indirizzate contro entità “diverse” aliene,
ossessionata da uno spirito
individualistico misero, ripiegata su se stessa per proteggere la propria solitudine indotta dall'irrilevanza sociale e dalla propaganda razzista e fascista. A liberare questa comunità è
proprio un soggetto “alieno” una
bambina, povera, di colore, l’esatto contrario dell’uomo forte, bianco e ricco. Quell'immagine
rassicurante dell'inflessibile comandante in capo invocata da una moltitudine prigioniera delle proprie paure.
Proprio il coraggio di questa
bambina nel voler cambiare un destino popolato di gente che la rifiuta, la
scaccia, riesce a compiere il miracolo. Improvvisamente quella società chiusa
capisce quanto sia asfittica un’esistenza piena di sospetto, diffidenza, verso ognuno che sia altro da se ,
e si apre gioiosamente a quella bambina, la accoglie, l’abbraccia.
Scaglia una irrefrenabile gioia condivisa contro ogni forma di discriminazione e
fascismo. Il miracolo si compie in una piazza piena di militanti in festa, che danzano, cantano Bella Ciao,
pronti ad accogliere lo straniero, il diverso, non solo per etnia, ma per censo
e orientamento sessuale. La rabbia di quella piazza è forte solo verso affissioni
di stampo fascista che invocano la
purezza della razza, magnificano le doti del dittatore.
Quei manifesti verranno
strappati, ridotti a pezzettini per la gioia di tutti gli astanti . Domenica mattina noi dell’Anpi eravamo in Piazza Roma a Trivigliano per girare le scene di questa festa, insieme
ad altri compagni, cittadini del Paese , ad Aisha la stupenda bambina che
impersonava “Bella” la protagonista del
cortometraggio.
Avremmo cantato Bella
Ciao centinaia di volte,
agitato bandiere rosse, gettato rose
rosse, esaltato la bellezza della libertà, quella vera, fondata su democrazia e partecipazione, oltre che strappare i manifesti fascisti (parte integrante della scenografia) operazione nella quale mi sono distinto
particolarmente.
Mentre noi godevamo di questa giornata straordinaria, che ci convinceva ulteriormente sulla necessità di lottare per
un mondo, d’inclusione, condivisione, giustizia sociale, nelle stanze del
Palazzo si consumava uno scontro fra barbarie.
La barbarie di un esecutivo
fondato sull’espulsione degli immigrati, sulla negazione dell’accoglienza, sull’incattivimento
dei sistemi repressivi, naufragava
contro un’altra barbarie, quella ancora peggiore della voracità dei mercati,
capaci di succhiare sangue e dignità ad
intere popolazioni a fronte di un ipertrofico arricchimento di pochi
banchieri e lobbisti. Banchieri e lobbisti sono ormai i veri carnefici. Agiscono esautorando le istituzioni democratiche,
costringendole a sottomettersi ai propri diktat. E’ stato così che il Presidente della Repubblica, non
ha potuto fare a meno di
silurare una proposta governativa all’interno della quale figurava un ministro
non propriamente gradito alla comunità
speculativo-finanziaria che ha nell’attuale UE
la propria mannaia esecutiva.
Dunque un'ipotesi di governo fascista,
razzista, reazionaria, è stata respinta da una dittatura altrettanto fascista,
razzista e reazionaria, incarnata dalla sottomissione istituzionale agli squali
della speculazione finanziaria. Al di la del giudizio sull’esecutivo proposto dalla
compagine Pentaleghista , il messaggio inviato da Mattarella è chiaro. L’espressione
popolare non conta nulla e viene rispettata solo se certifica la propria
sottomissioni ai giochi speculativi delle banche d’affari.
Dunque non c’è alternativa? Dobbiamo
rassegnarci, o ad un nazional-fascismo di nuovo conio, o alla dittatura del
mercato? Non necessariamente. Una risposta di speranza è venuta proprio da quella piazza di
Trivigliano, da una comunità che accoglieva e festeggiava a braccia aperte
Bella, una bimba, povera e di colore. Gente festante intonava Bella Ciao,
emblema della lotta partigiana di “Liberazione” .
Militanti dell’Anpi, persone comuni,
cittadini di Trivigliano, bambini, donne, anziani, uomini, tutti uniti nell’esprimere
la gioia di essere liberi da ogni pregiudizio, razzista e discriminatorio.
Si
stava girando un film è vero ma noi, tutti noi che eravamo li, ai valori della giustizia
sociale, dell’accoglienza, dell’antifascismo crediamo veramente. E allora fra il nuovo nazional-fascismo, e l’oppressione dell’ultraliberismo imposto dalla UE, scegliamo la piazza di Trivigliano. Facciamo
in modo di trasportare le scene di quel film nella realtà, di coinvolgere
quelli come noi, e sono tanti, che hanno dimenticato l’ebrezza di certe
sensazioni sopraffatti dal nichilismo, dal
disincanto e dalla delusione. Il miracolo è possibile, basta guardare a Bella, e
ad Aisha la straordinaria bambina che l’ha fatta vivere nel film.
Nessun commento:
Posta un commento