Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 3 luglio 2019

I fumi nocivi della Mecoris di Frosinone non hanno colore politico

Luciano Granieri gruppo sanità potere al popolo Lazio





Nell’ultimo week end di giugno è andata a fuoco la ditta Mecoris di Frosinone, un’azienda che si occupa di trattamento di rifiuti speciali, fra cui l’amianto e scarti di origine ospedaliera. I fumi tossici hanno avvolto il Capoluogo e altre città limitrofe. L’aspetto più inquietante è che la Mecoris è situata  a poche centinaia di metri dall’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. 

A seguito dell’incendio il sindaco Nicola Ottaviani ha indetto un’ordinanza per cui doveva essere chiusa ogni attività nel raggio di due chilometri dall’azienda andata a fuoco, inoltre  vietava l’accensione degli impianti di aria condizionata. 

Risulta evidente come l’ospedale di Frosinone non abbia potuto rispettare tale ordinanza, per il semplice motivo che da un punto di vista logistico era impossibile trasferire i pazienti, che hanno dovuto subire disagi  dovuti, oltre che alle loro precarie condizioni di salute, anche alla contaminazione dell’aria che respiravano. 

Qualcuno si chiederà come sia possibile che un sito di trattamento di rifiuti speciali possa essere attivato vicino ad un ospedale. Ce lo siamo chiesti anche noi e spulciando fra le scartoffie “digitali”, abbiamo trovato la determinazione Provinciale n. 2016/2840 del 21/10/2016, il  documento con cui la Provincia di Frosinone ha autorizzato la Mecoris ad operare. 

Nella determina emerge un fatto estremamente inquietante.  Nelle conferenze dei servizi tenutesi il 19 aprile ed il 19 luglio 2016, la stessa Asl, pur invitata insieme al Comune di Frosinone, all’Arpa, ai vigili del fuoco,  non ha partecipato, concedendo parere favorevole secondo il principio di silenzio assenso ai sensi dell’art.3 della Legge 7 agosto 2015 n.124.  La stessa procedura è stata esercitata dal sindaco di Frosinone che egualmente non ha partecipato alla suddetta conferenza. 

Come aderente al gruppo  sanità Potere al Popolo Lazio ritengo  il comportamento  della Asl  fortemente lesivo alla salvaguardia della salute dei cittadini della Provincia di Frosinone. Come si può avvallare l’autorizzazione all’apertura di un’attività di smaltimento rifiuti tossici, a poca distanza  dall’ospedale senza neanche partecipare alla conferenza dei servizi?  

Sa a ciò aggiungiamo che nel comprensorio della Valle del Sacco, Sito d’Interesse Nazionale per le elevate criticità ambientali, da Falvaterra a Colleferro, esiste un unico ospedale, quello di Frosinone, per altro  vicino alla Mecoris ,  se consideriamo che il registro dei tumori più volte richiesto da partiti ed associazioni, più che mai necessario in una zona ad alto rischio epidemiologico,  tarda ad essere realizzato,  come non giudicare l’operato della Regione Lazio e del Commissario Zingaretti, fortemente lesivo per la salute dei  cittadini che qui abitano? 

Risulta inquietante anche la mancata partecipazione alla conferenza dei servizi del Comune di Frosinone, l’ente comunale ha concesso la sua autorizzazione sempre in base al principio del silenzio assenso. 

Di fatto le due massime autorità per la tutela della salute nel territorio: Asl, quindi Regione,  e Comune di Frosinone, in quanto responsabile della salute dei cittadini,  hanno lasciato che un’attività  potenzialmente nociva per la collettività  iniziasse ad operare senza neanche partecipare alla conferenza dei servizi. 

Regione guidata da un’esponente di centro sinistra, Comune guidato da un sindaco passato nelle fila della Lega. In questo caso l’assunto  destra e sinistra pari sono potrebbe calzare a pennello. Potrebbe….perchè in realtà parliamo di due realtà reazionarie: l’una liberal-riformista,  l’altra liberista tout-court. 

Come gruppo sanità di Potere al Popolo Lazio  denunciamo lo sfregio perpetrato contro la tutela della salute dei cittadini della Provincia di Frosinone, ed invitiamo la popolazione ad aprire gli occhi.     Che la tutela della salute sia subordinata alla tutela del portafoglio dei grandi  gruppi finanziari  che condizionano l’azione  politica  e amministrativa  a tutti i livelli è un fatto acclarato

Prima si prenderà atto di questo,  prima si organizzeranno  lotte contro tale deriva meglio sarà per tutti.




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