Napoli, 02.02.2011
Questa mattina alle h. 7,00 tre agenti della Digos della Questura di Napoli si sono presentati senza alcun mandato dal compagno Davide Secone, membro della Segreteria Federale campana del nostro Partito e attivista del Comitato Flegreo in Difesa della Salute e del Territorio (la cui costituzione era stata promossa nel 2007 dalla locale sezione del P.CARC per far fronte all’ennesima “emergenza” rifiuti) e hanno effettuato una perquisizione domiciliare con il pretesto di cercare armi ed esplosivi. Gli agenti hanno rapidamente rovistato in casa, ma la loro attenzione si è concentrata principalmente su volantini, riviste e libri di carattere politico e hanno tentato di fare un interrogatorio al compagno, il quale prontamente ha fatto presente che, se si trovavano lì per cercare armi ed esplosivi, sicuramente non li avrebbero trovati nei libri nè lui era tenuto a rispondere ad alcuna domanda. Dopo una mezz'ora e a mani vuote, la Digos se n'è andata.
Quanto accaduto questa mattina è un chiaro ed evidente tentativo di dividere il fronte di lotta per indebolire e soffocare la mobilitazione contro l’apertura di una nuova discarica a Quarto. Non a caso la perquisizione è avvenuta immediatamente dopo la grande e partecipata manifestazione popolare di sabato 29 gennaio a Quarto, in cui il P.CARC e il Comitato Flegreo hanno avuto un importante ruolo di promozione insieme ad altri comitati, associazioni, sindacati, il Consiglio Comunale al completo, il sindaco e la curia di Pozzuoli e che ha visto la partecipazione di oltre 10 mila persone ricevendo la solidarietà dei comitati di lotta ambientalisti campani e nazionali.
Le Autorità Provinciali e Regionali, all’indomani dell’approvazione alla Camera del decreto legge sui rifiuti in Campania che (al di là delle promesse sulla raccolta differenziata) stanzia 150 milioni di euro per nuovi inceneritori e autorizza l’uso di cave dismesse per trattare (leggi: scaricare) rifiuti, hanno annunciato l'intenzione di aprire una nuova discarica, ma ora sono evidentemente spaventate dal fronte unitario costituitosi a difesa del territorio e della salute pubblica. La lezione di Terzigno brucia! Le popolazioni vesuviane hanno dato una sonora lezione alle Autorità locali e al governo: hanno dimostrato che è possibile impedire lo scempio della nostra terra e della nostra salute e tenere vittoriosamente testa all’arroganza delle autorità e alla repressione violenta e dispiegata.
Ora le Autorità, in seria difficoltà per far ingoiare il nuovo boccone amaro alle popolazioni flegree, provano a cambiare tattica: constatata l'inefficacia della repressione aperta, puntano a dividere tra “buoni e cattivi”. Cercano di mettere una parte delle forze in campo e degli abitanti di Quarto contro i “violenti e i terroristi” che indicano la via per opporsi efficacemente alla discarica: organizzarsi, ribellarsi con ogni mezzo perché ogni mezzo è legittimo per difendere il nostro territorio e la nostra salute, coordinarsi con gli altri organismi in lotta contro la devastazione ambientale, i licenziamenti, la disoccupazione, la chiusura di ospedali, l’eliminazione del diritto allo studio.
Quanto successo questa mattina è un “avvertimento” per tutto il movimento contro la discarica, comprese le Autorità cittadine, che unanimemente hanno approvato in Consiglio Comunale una mozione contro la discarica, e il sindaco in particolare che senza se e senza ma si è posto alla testa di questa battaglia.
Respingere i tentativi di divisione!
Esprimere e far esprimere solidarietà al compagno Davide!
Non un passo indietro nella lotta per difendere il nostro territorio!
Rafforzare l'unità e il coordinamento delle forze che si stanno opponendo agli effetti della crisi ambientale!
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