Come ogni estate si rinnova l’appuntamento con il concerto di Cisco. E’ une evento rigenerante, ai piedi del palco ci si ritrova a cantare a ballare a pugno alzato . In questi frangenti si percepisce forte l’idea di cosa significhi “venire da lontano e di andare lontano. “L’Onda granda” del cambiamento investiva ancora più forte una piazza ,quella di Boville, già scossa dal vento nuovo che si è alzato a seguito dei referendum e della amministrative. Nei concerti di Cisco però si ha la consapevolezza che il vento nuovo sia sempre spirato. Si è convinti che - cantando a Las Barricadas, come un inno di lotta, saltando insieme sotto le coinvolgenti vibrazioni di “Una perfecta excusa “ - la ragioni di quel comunismo basato sulla massima “ Da ciascuno secondo le proprie possibilità a ciascuno secondo i propri bisogni” , siano vincenti e ne sia improrogabile l’affermazione . Nel susseguirsi dei brani, fra l’altro si snocciola la NOSTRA STORIA, ovvero la narrazione (per usare un termine vendoliano) delle lotte operaie e studentesche, della lotta partigiana, del contrasto della gente comune alla mafia, del disagio delle periferie, della voglia di combattere per difendere i diritti dei paesi del sud del mondo e di tutta le persone cui la prerogativa di una vita dignitosa è annientata dalla finanza internazionale. Ebbene si, ci siamo goduti questa festa e i video che seguono pur con un audio non eccellente lo possono testimoniare. Oltre a descrivere le emozioni che il concerto ci ha riservato ci fa piacere sottolineare come un vento nuovo sia spirato anche nello stile musicale di Cisco. La band impeccabile come al solito ha sfoderato un inaspettato Rock solido perentorio e coinvolgente. Sugli scudi Andrea Faccioli alla chitarra , dallo stile fluido e scattante. Su i suoi arpeggi si sono inserite le performance solistiche di Simone Copellini alla tromba (eccezionale la sua sortita al flicorno su “Ebano”) e dello straordinario violinista Patrick Wright . Una equilibrata sezione ritmica composta da Bruno Bonarrigo al contrabbasso e Marzio del Testa alla batteria, ha tessuto il tappeto su cui si sono sviluppate armonie e melodie, il tutto arrangiato dalla sapiente sensibilità musicale del maestro Francesco Magnelli alle tastiere. Poi lui ,Cisco, la sua voce è inconfondibile potente a Boville era veramente in splendida forma abilissimo a prenderci da lontano e ad accompagnarci nell’ andare lontano.
Buona Visione.
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