ALL'INCIRCA ERA COSÌ, NON FATE CASO ALLA PUNTEGGIATURA...SONO PIÙ BRAVO NELL'ESPOSIZIONE ORALE CHE IN QUELLA SCRITTA!
"Salve a tutti io sono Matteo Oi, responsabile organizzativo della Rete degli Studenti Medi di Frosinone e quest'oggi per via del tutto straordinaria sarò anche il Portavoce della Rete. Ebbene anche per noi studenti questo è un momento preoccupante, così come voi state perdendo i diritti del lavoro noi stiamo perdendo quello allo studio, è dal 2008 che stanno tagliando alla scuola pubblica a vantaggio della privata spesso ci troviamo in scuole fatiscenti, dobbiamo affrontare il costo già elevato dei materiali scolastici, io ad esempio spenderò almeno 400 euro solo di libri, a cui dobbiamo aggiungere quaderni, diario e uno zaino, visto e considerato che sul mio ci sono disegnate delle falci e martello non credo sia conveniente andarci a scuola, e da quel che ho visto costa 40 euro, il che mi rende anche la scuola pubblica alquanto privata. Non tutte le famiglie posso spendere uno stipendio sano ai primi di settembre di conseguenza ci troviamo davanti a ragazzi che sono costretti ad andare al mercato a montare la bancarella con i genitori, oppure a fare l'idraulico, l'elettricista o il muratore e nella nostra provincia ammonta c'è un tasso di studenti lavoratori dell'8% esclusi tutti quei ragazzi che facoltativamente scelgono di rendersi autonomi dai genitori e pagarsi gli studi. In tutta Italia abbiamo una situazione analoga, da Bolzano a Palermo, così ci ritroviamo studenti bocciati perché hanno dovuto lavorare la mattina invece di andare a scuola e come ben sapete ormai dal 2008 c'è il decreto ministeriale con il quale si boccia superati i 50 giorni d'assenza. Uno studente come può sperare di essere risparmiato dicendo alla Gelmini “Ma io ho dovuto lavorare per comprarmi i libri” a lei non importa nulla, così come per voi se un giorno dovreste disgraziatamente essere licenziati e andrete a dire al Ministro Sacconi o al Signor Marchionne “Ma io ho una famiglia da mantenere...” non importerà nulla a loro perché hanno migliaia di operai in Cina, in India, in Romania che possono sostituirvi e possono lavorare per 50 centesimi al giorno. Tutto ciò per colpa di una globalizzazione diversa da quella che doveva esserci, io volevo una globalizzazione in cui i diritti dei lavoratori e dei cittadini italiani fossero uguali a quelli rumeni, cinesi, americani. Sopratutto per noi, per l'Italia che ha una delle Costituzioni più belle e progressiste e poi ci andiamo a trovare una manovra economica non solo iniqua ma un po fascista, perché si va a tagliare sul pubblico a vantaggio del privato e vanno a minare quell'unità nazionale cancellando quelle feste come il 25 Aprile, il 1° Maggio e il 2 Giugno (feste poi ripristinate ndr) . Sulla festa del 25 Aprile posso anche capire, potrebbero dire è una festa comunista anche se poi è solo antifascista, antifascista come la nostra Costituzione, il 1° Maggio la festa dei lavoratori anche i fascisti la tolsero, quella festa che rappresenta le più grandi vittorie dei Lavoratori ed infine il 2 Giugno che ci unisce, da nord a sud, in una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Forse allora il 28 Gennaio scorso la Fiom aveva visto giusto a fare i manifesti “Non torniamo all'800” a quando eravamo schiavi, a quando il 1° Maggio era una giornata di Sciopero Generale.
Possiamo vincere ma finchè staremo a dire “ eh ma lui è della CGIL”, “lui è dell'USB” , “lui è della FDS”, “lui è dei Carc”, “lui è della rete degli studenti”, “lui dell'unione degli studenti” non andremo da nessuna parte.
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