Consigli ai compagni del Pd per fare bella figura in società. Ricordare che il governo Monti non è un governo di sinistra. Giusto. Quindi sostenere la decisione di votarlo per responsabilità e senso dello Stato. Deplorare gli estremisti che si lamentano, ricordando quello che c’era prima. Contemporaneamente, recarsi alla manifestazione della Cgil che contesta le misure del governo Monti. Informarsi con garbo se sia meglio votare la manovra con la mano destra e tenere il cartello Giù-le-mani-dalle-pensioni con la sinistra. Per i mancini, invertire. Ricordare con veemenza che è grazie alle pressioni del Pd che si salvano le pensioni più basse dall’inflazione. Deplorare con un rapido inciso che grazie all’inflazione aumentata (benzina, Iva, ecc.) le pensioni decenti saranno presto indecenti anche loro. Sostenere gli sforzi del governo Monti che ci dà più credibilità in Europa. Incrociare le dita nella speranza che prima di finire la frase precedente l’Europa ci sia ancora. Sollevare con veemenza la questione dell’Ici della Chiesa cattolica. Minimizzare con eleganza e tatto la questione dell’Ici della Chiesa cattolica. Dispiacersi dell’assenza, nella manovra, della patrimoniale. Aggiungere pudicamente: “però per le grosse fortune”. Dolersi per i sacrifici del ceto medio. Consolarsi ricordando che però la prima alla Scala si è svolta in un clima di elegante sobrietà. Se qualcuno nomina il ministro Fornero, ribattere ricordando il ministro Gelmini e far notare l’indiscutibile evoluzione della specie. Approvare l’Ici sulla prima casa. Disapprovare l’Ici sulla prima casa. Ricordare la sacrosanta tassa su yacht ed elicotteri, vanto del comunismo nel mondo. Deplorare l’insufficiente azione sui capitali scudati, che poteva essere più alta. Rivendicare la tassazione sui capitali scudati che sarà bassa, ma è meglio di niente. Dolersi del fatto che i capitali scudati non si trovano più ed è difficile tassarli. Indignarsi per quest’ultima triste realtà e sbottare: “Ci vorrebbe un governo veramente liberale”! Oh, cazzo, questa vi è scappata. Ricominciare da capo.
Le rovine
"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"
Buenaventura Durruti
lunedì 12 dicembre 2011
Consigli ai compagni del PD
Alessandro Robecchi da "il manifesto" del 11/12
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)