Clown Army NO TAV -
Torino 28 gennaio
Dopo mesi di resistenza continua, mesi di mobilitazione permanente iniziata il 23 maggio, con la nascita della "Libera Repubblica della Maddalena" per proteggere quell'area che sarebbe diventata il "non - cantiere" di oggi, mesi di sofferenza, rabbia, a volte una profonda frustrazione, mesi di attacchi "fisici" da parte di un esercito armato fino ai denti contro cittadini disarmati, di attacchi "mediatici" che tendono a criminalizzare il movimento in qualsiasi occasione oscurandone le ragioni, c'è chi ha deciso di cambiare strategia. Chi ha deciso di disarmarli con l'arma più micidiale: l'ironia.
E' nata così, da un invito dei compagni del CSOA Gabrio, la prima giornata trascorsa insieme, a Giaglione, tra un gioco ed una simulazione di performance, con la voglia di creare nuovi metodi di azione, coinvolgenti, positivi, con quel pizzico di provocazione che non può mancare, perché siamo NO TAV, diamine, e abbiamo tutte le ragioni per essere sempre molto determinati.
Un paio di incontri, il feeling è immediato, molti di noi si conoscono e sono attivi insieme da tempo, per altri c'è la novità, ma l'affiatamento è ai massimi livelli.
Ed eccoci in azione insieme, per la prima volta, a Torino il 28 gennaio.
Il clima non è dei migliori, a due giorni dal blitz con decine di arresti la tensione è molto alta. I politici contribuiscono ad alimentare la criminalizzazione preventiva della manifestazione, con i soliti toni terroristici riportati dai fedeli servitori dei media più diffusi. Una ragione di più per essere più ironici, più solari, più colorati che mai.
Una pioggia mista a neve rallenta un po' la vestizione, impossibile usare l'ombrello, siamo destinati ad assorbire ogni goccia di pioggia, ogni fiocco di neve, le parrucche aiuteranno a tenere calda la testa. A scaldare il cuore, invece, ci pensano le migliaia di persone che affluiscono nella manifestazione, ci sono proprio tutte le anime del movimento e striscioni, cartelli e migliaia di bandiere NO TAV fanno dimenticare in un istante quella sensazione di umido penetrante.
Caldi e carichi marciamo verso le carriole, quelle si, meritano la nostra scorta. Imitando goffamente il passo dei militari, proprio quelli che oggi presidiano il "non cantiere", arriviamo fino in Piazza Castello, in attesa di assistere alla consegna delle "macerie" ed allo spettacolo teatrale. La piazza si riempie velocemente, c'è grande energia, e non poteva mancare un folto schieramento di agenti in anti sommossa davanti al palazzo della regione, cosa che impedisce una consegna in prossimità, appunto, del palazzo.
Qui entriamo in azione, ci avviciniamo al cordone delle forze dell'ordine e diamo inizio alla performance. Risate, mimi, tentativi falliti di omaggiarli con un fiore, smorzano l'inevitabile tensione, quella che è dentro ognuno di noi. Perché i nomi dei compagni ancora in cella sono scolpiti nelle nostre anime, come i nomi e i volti dei feriti, e dietro ogni nostro sorriso ci sono lacrime per le ingiustizie che subiamo da mesi. Reagiamo con forza, e manteniamo alto il livello di allegria, poi un contro-ordine, niente spettacolo in piazza Vittorio, qualcuno sostiene che la tensione è troppo alta (?) e, nonostante gli attori avessero appena iniziato a performance, lo spettacolo si farà in piazza Vittorio.
Qualche istante di disorientamento, anche per noi, e poi la folla si disperde, qualcuno procede verso Via Po, Piazza Vittorio, altri restano in Piazza Castello, altri, ancora, tornano verso Porta Nuova a piccoli gruppi, anche perché il tempo sta decisamente peggiorando.
Un po' umidi, ma sempre carichi, proseguiamo il nostro cammino, ed ecco che intercettiamo un plotone di carabinieri e poliziotti che scortano il corteo in Via Po. Avvicinamenti maldestri e poi via, si marcia insieme. Uno-due,uno-due,uno-due. L'imbarazzo degli uomini in divisa è quasi tangibile. Qualcuno si lascia andare in sorrisi, altri non nascondono l'irritazione. Tentano di allontanarsi, ed eccoli sotto i portici, dove arriviamo anche noi rapidamente. E ancora uno-due,uno-due.... La gente osserva e sorride. Una scena davvero surreale. Sono costretti a spostarsi per allontanarsi da noi, ma non possono "forzare" più di tanto perché troppa gente sorride alla nostra pefrormance. E anche dai negozi arrivano saluti e applausi. Proprio quei negozi "terrorizzati" dal passaggio dei "temibili black bloc" NO TAV !
Qualche minuto di pausa, poi torniamo verso Piazza Castello. La folla si sta disperdendo, in piazza non c'è più nessuno, tranne il cordone di uomini in divisa che certo non gioiscono nel vederci tornare. Pronti per l'ultima foto di gruppo con le macerie, ed il saluto di rito, un girotondo al grido "ARRUOLATEVI" nella clown army, ovviamente.
Sono quasi le 18, è buio, ma da Via Po ecco sbucare un numero imprecisato di blindati seguiti da carabinieri e polizia sempre in assetto anti-sommossa. Dietro, ad una certa distanza, un gruppo di persone, forse l'ultima parte del corteo, che si dirige quasi certamente verso piazza castello per tornare a Porta Nuova.
Un'occhiata tra noi e si riparte, prima fermiamo il traffico per consentire alle camionette la svolta in Via Roma... alla nostra maniera, ovviamente. E poi in marcia, proprio davanti al plotone, nel centro di Via Roma.
Questa è forse la parte che gradiscono di meno...eppure qualcosa non tornava, c'era tensione nell'aria, erano svaniti i sorrisi dai loro volti, stavamo disturbando qualcosa, chissà, forse quel buio, quella neve, forse per loro erano il segnale che "lo scontro" doveva arrivare. Continuiamo a marciare ma ci spingono con gli scudi, ci spintonano di lato, ci dividono, qualcuno riceve anche insulti pesanti.
Ad un tratto siamo in mezzo a loro, davanti i carabinieri, dietro la polizia, ed ecco che si fermano tutti. Uno di loro grida "Ma questo non è il corteo, cazzo, sono pagliacci"! E , a quel punto, la risata che prima era "di rito" è scoppiata spontanea.... Proprio cosi'. Avevamo scombinato i loro piani, uno sgangherato gruppo di una tenace clown army aveva creato il "caos"....
Aumentano le spinte, ma noi non molliamo. Ci ricompattiamo all'altezza di Piazza Carlo Felice ed eccoci pronti per un altro girotondo, un bel girotondo per mettere "al sicuro" la gente che stava arrivando da Via Roma, dirigendosi verso Porta Nuova. Qui i funzionari della DIGOS diventano più duri, volano insulti volgari, minacciosi, pesanti. Ma il girotondo resiste, finché la coda del corteo è quasi tutta verso la stazione.
"Non avete ancora finito di rompere i coglioni? Avete ottenuto quello che volevate, no?" urla un funzionario della Digos. "NO." rispondiamo quasi all'unisono. Quando saranno tutti liberi, ci fermeremo. Quando smetterete di considerare il NO TAV una questione di ordine pubblico e le nostre ragioni verranno ascoltate, ci fermeremo. Quando questo paese realizzerà i progetti, i sogni e i valori della Libera Repubblica della Maddalena, ci fermeremo. Solo allora.
TUTTI LIBERI! TUTTE LIBERE!
Clown Army NO TAV, prima puntata.
Stay tuned.... perché prima o poi una risata li seppellirà!
Foto: Simonetta Zandiri
Musica : Riccardo Tesi Banditaliana
Brano: "Valentino"
Editing: Luc Girello
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