Su facebook impazzano le foto di Frosinone sotto la neve. Si vede la solita sequenza di immagini imbiancate con il campanile, P.zza Santa Maria, il centro storico, amici, parenti e animali domestici vari che si destreggiano fra i cumuli bianchi, il parcheggio, il cortile , la casa di quelli che hanno fatto le foto. Non parliamo poi dei pupazzi di neve. Ne ho trovati di tutti i tipi, anche se è difficile distinguerne uno da un altro perchè la loro forma è pressoché uguale; un montarozzo di neve che sostiene un altro montarozzo un po’ più tondo addobbato con sciarpe, cappellini bottoni e carote . La mia pagina facebook è diventata graficamente molto monotona. Che palle!!!! Scusate non è che voglio essere poco romantico, ma secondo me la neve è bella nel suo luogo naturale, IN MONTAGNA. La neve quando cade in città ha il potere di farmi incazzare. Non per il fenomeno meteorologico in se, ma perché riesce a mettere a nudo tutte le inefficienze della amministrazioni locali (non solo Frosinone) nel gestire un’emergenza che per quanto sia drammatica dovrebbe essere controllata. In questi due giorni ci sono intere zone della città senza corrente elettrica, e dunque intere famiglie sono senza riscaldamento. Vecchi e bambini sono alla mercè del freddo pungente. Ovviamente la mancanza di corrente elettrica, determina il blocco delle pompe per la distribuzione dell’acqua, per cui i più sfigati sono senza corrente e senz’acqua i più fortunati sono solo senz’acqua. Se poi vieni a sapere dal corrispondente del TG3 regionale (Claudio Fiorensoll) che la causa di questo black out è ill crollo dei tralicci dell’alta velocità che hanno interrotto la rete elettrica urbana, ti incazzi ancora di più. Non basta subire i danni che “I TRENI PIENI DI SIGNORI” hanno arrecato agli altri viaggiatori (soppressione di linee notturne, ulteriore depauperamento delle linee per pendolari), ma bisogna anche sopportare le angherie che questa linea, costruita per fare andare quattro coglioni da Roma a Milano in un battibaleno, provoca alla popolazione che risiede nei suoi pressi. A proposito di pendolari: Ieri il treno Roma-Cassino delle 6,00 è rimasto bloccato a Valmontone per 18 ore nonostante i tralicci di quella ferrovia fossero tutti sani, vai a sapere perchè . A livello informativo poi c’è il buio più totale. Enel è contattabile solo con i numeri verdi e ti devi accontentare di sapere che la tua zona è interessata da cali di tensione dovuti al mal tempo e che si sta lavorando alacremente per risolvere il problema. Se l’operazione richieda mesi o anni non è dato sapere. Al numero di Acea ieri rispondeva un operatore il quale riferiva che la colpa era della mancata erogazione di corrente elettrica che bloccava la distribuzione idrica , oggi contattando Acea rimani in balia di una musichetta da de profundis. Il numero della protezione civile è sempre occupato così come quelli del comune, i vigili urbani assicurano che ENEL sta lavorando alacremente per riparare ai disagi. Insomma: ci dispiace, ma rimanete al freddo e al gelo, ” questo è il succo del discorso . C’è da dire che nel marasma totale, mentre il sindaco Marini sta invitando i possessori di trattori a mettersi a disposizione per rimuovere la neve da strade e cortili, il sindaco di Roma Alemanno al massimo offre ai propri cittadini delle pale in uso gratuito per provvedere autonomamente a pulire i marciapiedi della città eterna. Bell’esempio di democrazia partecipata!!! Fra i danni arrecati dalla neve nella nostra città quello meno drammatico e forse più simbolico è il crollo della tribuna del “Casaleno”, potrà suonare come un avvertimento che il sistema dei progetti di finanza sta crollando? Chissà. Magari la neve a Roma avesse fatto danni come al Casaleno di Frosinone . Perché non tirare giù quell’obbrobrio dell’altare della Patria? Forse successo alle prossime nevicate sarei diventato un po’ più tollerante .
P.S
La notizia dei trattori è vera.
Chi possiede un trattore e lo vuole mettere a disposizione per rimuovere i cumuli di neve può chiamare il seguente numero telefonico. 0775 218546.
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Ultima ora: di Damiano Fabrizi (da una segnalazione di Fausta Dumano)
Tragedia sfiorata al Conad Largo Paleario. Cede la grondaia all'ingresso del Conad andando a finire sopra mio padre ed il titolare. ..Grazie al Cielo hanno riportato ferite curabili al piede e gamba.Poteva essere una vera Tragedia
Ultima ora: di Damiano Fabrizi (da una segnalazione di Fausta Dumano)
Tragedia sfiorata al Conad Largo Paleario. Cede la grondaia all'ingresso del Conad andando a finire sopra mio padre ed il titolare. ..Grazie al Cielo hanno riportato ferite curabili al piede e gamba.Poteva essere una vera Tragedia
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