Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

giovedì 9 febbraio 2012

ger-manie (di grandezza)

Giovanni Morsillo

Non se ne può più delle aroganti provocazioni tedesche perpetrate con ignobile sadismo ai danni della boccheggiante Italia. L'ultima in ordine di tempo è venuta ieri, una notizia travestita da politica interna che invece mostra chiaramente quanto, in modo sudbolo, sia in grado di insultare il nome e la fama della nostra povera Nazione, conquistata sul campo in decenni e decenni di onesta dissimulazione. Dopo averci dettato condizioni e imposto provvedimenti sanguinosi pena l'occupazione militare di Piazza Affari, dopo aver sghignazzato sui nostri governi democraticamente eletti e sui nostri Presidenti del Consiglio storicamente così caratteristici e simpatici al mondo, dopo aver messo alla porta come un venditore ambulante di aspirapolvere il genio Marchionne che voleva generosamente dare una mano all'industria automobilistica tedesca, adesso ci umiliano con sottili tattiche di guerra psicologica.
Il fatto consiste nella spontanea rinuncia dei parlamentari della città-regione di Berlino ad alcuni benefit consistenti in biglietti gratis per il teatro e lo stadio. Tutti costoro, coalizzati teutonicamente e schierati in falange, hanno rinunciato ufficialmente ad utilizzare questi "privilegi" che costano ogni anno 40.000 + 70.000 Euro. Insolenti! Questi colpi bassi non sono ammessi!
Come ci rimane il povero politico italiano, che invece con i benefit si arrotonda un altro stipendiuccio, e che se provi ad alzargli di qualche Euro il pranzo al ristorante del Senato immediatamente lo boicotta? E anche la scelta dei benefici: passi per il teatro, che ai parlamentari italiani in genere non viene nemmeno in mente di andare a sentire concerti noiosi della Philarmoniker o simili, ma la partita è sacra, che cavolo!
Ci spiace perdere le staffe e cedere ad un pur impalpabile turpiloquio, ma quando è troppo, è troppo! Ma cosa credono questi Nibelunghi del terzo millennio, questi Goti in giacca e cravatta, che possono permettersi di insultare gli italiani solo perché loro hanno un'etica? Se la possono friggere, la loro mania delle responsabilità, la loro logica guerriera secondo cui più si sta in alto più si è responsabili! In Italia siamo andati avanti per secoli facendo il contrario, salvo qualche piccola parentesi che abbiamo subito liquidato bonificando immediatamente dopo il campo (che so, la Repubblica Romana, la Resistenza, i Consigli di fabbrica), e non sarà la boria di qualche presuntuoso mangiacrauti che ci farà abbandonare la tradizione. Ne siamo gelosi custodi, e lo dimostra la costanza quasi ossessiva con cui ad ogni elezione confermiamo classi dirigenti fra le più affidabili in materia di esagerazione ed abuso.
Qualcuno, magari il Presidente Monti stesso, che spesso va a prendere i compiti dalla maestra Merkel, si incarichi di dirlo a costoro: le loro pantomime non ci fanno né caldo né freddo, e continueremo a far andare la ben oliata macchina amministrativa così come finora ha girato. Di questa certezza abbiamo il conforto della qualità dei nostri dirigenti, gente che non si fa certo mettere in crisi dalla propaganda di quattro deputati regionali di un paese che evidentemente continua a pensare di essere Über alles.
Per tutta risposta si becchino intanto la notizia della nuova sede della Regione Lombardia, dove il Presidente Formigoni (che uomo, che tempra! Democristino d'altri tempi, davvero!) ha fatto realizzare una foresteria ed un eliporto, ed un arredamento che al confronto Versailles sembra la stalla di Arcore. Continuino pure a produrre le loro tecnologiche mercanzie nello loro immacolate officine metallurgiche: noi abbiamo uno stile di vita davanti al quale possono solo deprimersi.

Saluti tricolori

GM

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