Scusate la banalità , ma fa caldo e qualche volta sarà concesso anche a noi di scrivere qualcosa di scontato, qualunquista. Dire che i politici “magnano” tutti non è una grande novità, è convinzione comune diffusa , e su questa lapalissiana verità si sono fondati i vari fenomeni del grillismo e dell’antipolitica. Però a me sembra che alcuni più di altri pratichino l’esercizio magnatorio. Il governatore dalla Lombardia non scherza, con tutto il suo codazzo di assessori e consiglieri legisti, piddiellini, amici faccendieri e mignotte Anche la lega di Bossi una volta assaggiate le prelibatezze dei palazzi romani non ci è andata leggera. Ma la campionessa dello strafogo ci sembra senza ombra di dubbio la governatrice del Lazio Renata Polverini. In dispensa la sindacalista fascista, da quando ha sposato il palazzo della Pisana , ha riposto il vitalizio per se, per assessori consiglieri e collaboratori esterni di questa consiliatura, ma anche delle precedenti. Per recuperare le derrate di questa abboffata, la governatrice non si è fatta scrupolo di tagliare sulla sanità , pubblica evidentemente, con la chiusura di diversi ospedali fra cui quello di Pontecorvo. Non osiamo pensare quali saranno i prossimi nosocomi a chiudere dopo che l’ineffabile governatrice dovrà applicare i dettami della prossima spending review montiana . Ma c’è da notare cha a tavola con Frangetta Nera si abbuffano anche amministratori suoi sodali. Il sindaco di Roma Alemanno ad esempio ha rimpilzato di parenti ,gerarchi , gerarchetti, forzanuovisti e manovali del terrorismo nero, tutte le società partecipate della capitale. Il presidente della Provincia di Frosinone invece oltre a percepire gli emolumenti da parlamentare e da primo dirigente della Provincia, il che non è molto ortodosso, continua a presiedere una giunta che non ha mai deliberato nulla. Si sono semplicemente limitati a sottolineare le storture di chi li aveva preceduti, ma il buon Iannarilli si occupa anche dei commensali di altre mense, quali quelle del comune di Frosinone. Infatti quando un suo affezionato convitato tale Enrico Straccamore , non è stato ammesso alla tavola degli assessori comunali, il presidentissimo ha provveduto a procurargli un posto nel grande banchetto della giunta provinciale, cacciando dal desco due reietti amici del neo sindaco Ottaviani come ritorsione alla sgarbo inferto allo Straccamore stesso. Bene chiudiamola qui altrimenti rischiamo veramente di cadere nel qualunquismo più banale. Certe cose comunque vanno rimarcate perché è fuori dubbio che questi sedicenti amministratori siano la prima causa dell’impoverimento di noi cittadini. Per ora mettiamola sullo scherzo con la clip che segue, il cui brano è “La cena della sposa”. Un pezzo della tradizione popolare contadina eseguito da : Riccardo Tesi all’ organetto diatonico, Maurizio Geri, voce e chitarra, Nando Citarelli voce e tamburella, Daniele Mencarelli, contrabbasso , Valerio Perla, percussioni, Devis Longo, tastiere sax e voce, Mauro Palmas , mandola, voce e benas, Damiano Puliti, violoncello.
Buon divertimento.
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