La protesta dei
consiglieri regionale di opposizione delle Regione Lazio, dall’occupazione
della sede della giunta si è diffusa alle città capoluogo, con sit-in indetti dai vertici
provinciali dei partiti del centro sinistra davanti alle prefetture . L’ostinata decisione della dimissionaria Renata
Polverini di rinviare le elezioni per il nuovo consiglio fino almeno alla primavera del prossimo anno sta esasperando anche i cittadini comuni i
quali, attraverso alcune associazioni
hanno presentato un esposto contro la governatrice per abuso d’ufficio . Ieri quindi anche a Frosinone segretari provinciali ed esponenti di spicco dei partiti di centro
sinistra, hanno organizzato un presidio in Piazza della Libertà davanti alla
prefettura. Da I segretari provinciali
Sara Battisti (Pd), Orlando Cervoni (PdCi) , Ornella Carnevale (Rifondazione
Comunista) Nazzareno Pilozzi (Sel), al presidente Socialista e consigliere provinciale
Gianfranco Schietroma, al consigliere regionale Pd Francesco Scalia all’eurodeputato,
sempre del Pd, Francesco De Angelis ,
tutti hanno condiviso con forza, insieme
ai militanti e rappresentanti sindacali,
la necessità di andare alle elezioni del
consiglio regionale entro il 16 dicembre.
L’ampio schieramento di centrosinistra in questo frangente sta cercando anche di ritrovare l’unità perduta nel convinto
sostegno condiviso alla candidatura di Nicola Zingaretti, dirottato dai vertici
Pd alla corsa per la Regione anziché concorrere come precedentemente previsto
alla carica di sindaco di Roma. Al di la delle valutazioni politiche che
possono più o meno essere condivise, per quello sarebbe auspicabile visionare
il programma di Zingaretti, resta il
fatto che l’accanimento terapeutico per
tenere in vita l’assise dimissionaria sta
costando molto alla comunità, sia in termini di strappo alla democrazia che in
meri termini economici. Il risparmio di
denaro pubblico che si otterrebbe accorpando in un election day , comunali d
Roma, regionali e politiche, sarebbe irrisorio di fronte allo sperpero dovuto
alla remunerazione di un consiglio destituito e inerme, alla perdita di fondi
europei che lo stesso consiglio destituito non può chiedere nei tempi
necessari. Ma soprattutto votare a dicembre
porrebbe fine alle ultime devastanti scorribande
dalla Polverini . Solo ieri la
governatrice ha riunito una giunta fantasma per distribuire un pacchetto di
provvedimenti a beneficio di amici
imprenditori. Si tratta di 85 milioni di
euro di regalie decise a tempo scaduto ,
fra cui spicca il cambio di destinazione d’uso da industriale a commerciale della
zona di Castel Romano, in pratica il via
libera alla costruzione di nuovi centri commerciali in quell’area. Andare al voto prima possibile significa porre termine al saccheggio di denaro
pubblico regionale che la Polverini sta usando per foraggiare clientele
elettorali in vista della sua candidatura
alle elezioni politiche. Il
prolungamento dell’agonia serve anche ai sodali della Polverini come Luciano Ciocchetti (Udc) deciso
a rimanere asserragliato nel suo ufficio di assessore fino a
quando il partito non riuscirà ad assicurargli
un posto in Parlamento. Questa grave e
anomala situazione forse richiederebbe ben altra mobilitazione che non i
semplici sit in organizzati dall’opposizione. Ma chi semina
l’assopimento delle coscienze democratiche predicando, in nome del riformismo, moderazione ideologica per il
mantenimento di una pace sociale che sta
reggendo sempre meno, non può raccogliere
la forza popolare necessaria per
alimentare un conflitto risolutivo.
Sicuramente la sfilata dei segretari provinciali dei partiti di centro sinistra
davanti ai Prefetti non sortirà alcun effetto , non sarà che acqua fresca per
la determinata impunità della Poverini. Speriamo
solo che venerdì prossimo la ministra
Cancellieri, riesca a ottenere la resa della ex governatrice e ristabilire un
minimo di giustizia democratica.
Di seguito alcune immagini del presidio con intervista all’Eurodeputato Pd Francesco De Angelis, al consigliere regionale del Pd Francesco Scalia, al segretario provinciale di Sel Nazzareno Pilozzi e al segretario del circolo cittadino, sempre di, Sel Domenico Belli.
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