Illustrazione di Luciano Granieri |
Venerdì 28 novembre: sit in degli autoconvocati a via Pianciani, davanti alla sede dell’ufficio Scolastico Regionale del Lazio. Come era già accaduto venerdì 14 novembre scorso, in occasione del sit in al Ministero dell’Istruzione, troviamo un nutrito schieramento di sicurezza a presidiare e difendere gli ingressi, blindato e polizia in tenuta antisommossa.
Tanto per accoglierci con il solito, inequivocabile biglietto da visita.
Alle 17.30 il Direttore Generale dell’USR, dr Gildo De Angelis, accoglie una delegazione, incaricata di consegnare le centinaia di documenti prodotti nei collegi dei docenti, nelle assemblee sindacali e in tutte le occasioni di confronto collettivo sui temi della proposta “La Buona Scuola”, in ottemperanza alla richiesta governativa di consultazione pubblica del documento e delle circolari della Direzione Generale dell’USR del Lazio.
Da subito, la nostra richiesta di protocollare e consegnare le mozioni viene fermamente respinta dal dirigente, che esprime apertamente un totale disinteresse per i documenti prodotti e che,nell’ordine, ci comunica quanto segue:
a) Negli incontri che si sono svolti nelle scuole del Lazio, le reazioni dei docenti e dei dirigenti sono state globalmente molto positive. Alla nostra richiesta di citarci almeno una scuola che abbia espresso pareri positivi o mostrarci almeno un documento che contenga apprezzamenti nei confronti de “La Buona Scuola” non ha saputo rispondere. Alla nostra rilevazione della evidente mancanza di trasparenza in merito alle modalità della consultazione on line non ha saputo dare alcun tipo di chiarimento.
b) È convinto, senza tuttavia volerne leggere neanche uno, che nei numerosissimi documenti presentati ci siano solo critiche negative di tipo pregiudiziale, prive di qualunque proposta alternativa. Alla nostra lettura di una mozione scelta a caso, nella quale si individuano concrete soluzioni ai problemi della scuola e si fa riferimento alla Legge di Iniziativa Popolare “Per la buona scuola per la Repubblica”non ha saputo controbattere
c) Alla nostra insistenza in merito all’importanza dei documenti che vogliamo consegnare, per suo tramite, al MIUR, che testimoniano lettura attenta e riflessione accurata di un campione significativo di docenti italiani che ha accolto, evidentemente, l’invito del Governo a tutti i cittadini ad esprimersi nel merito, invito reiterato per due mesi in tutti i siti e i canali di comunicazione istituzionali, reagisce con evidente fastidio e una inaccettabile dose di sprezzante cinismo, adducendo la giustificazione che ha solo quattro lavoratori a disposizione per la lettura e l’analisi di tutte le note e i documenti che sono arrivati in queste ultime settimane ai suoi uffici.
Se c’era bisogno di una prova ulteriore che la consultazione pubblica su “La Buona Scuola” è una colossale mistificazione ad uso e consumo di tutti gli italiani inutilmente chiamati a esprimersi possiamo affermare che venerdì pomeriggio se ne è avuta una dimostrazione plastica inequivocabile.
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