Ieri
notte è morto Pino Daniele. La corsa
dalla sua residenza estiva in Maremma fino all’ospedale di Sant’Eugenio di Roma
non è servita a salvargli la vita dopo il devastante attacco cardiaco che lo
aveva colto in tarda serata. Il web, i media, oggi sono pieni, e lo saranno ancora di più
domani, di testimonianze, ricordi legati ad una cantautore che ha segnato
profondamente la storia della musica POP italiana e non solo. L’amore viscerale
per la sua città , la sua sensibilità e capacità di coinvolgere intere
generazioni nella fruizione della sua musica, sono gli elementi che più
risaltano nei ricordi di tutti. Personalmente vorrei celebrare il musicista, lo splendido chitarrista. Una
crescita di sapienza tecnica e sensibilità creativa iniziata parallelamente con l’imporsi del suo successo. La
popolarità, l’affermazione commerciale non hanno intaccato la voglia di Pino
Daniele di continuare a studiare il suo strumento e sperimentare i molteplici risvolti timbrici e
armonici che da esso potevano scaturire. George Benson, Pat Metheney da capi scuola sono poi diventati partner
artistici straordinari, Metheney, in particolare. Anche la collaborazione con i
migliori strumentisti italiani, napoletani (Tullio De Piscopo, Tony Esposito,
James Senese, ma anche Rita Marcotlli, Danilo Rea) ed internazionali Eric Clapton, Chic Corea e Wayne Shorter fra tutti, hanno contribuito a fornire linfa
creativa alle performance di Pino Daniele. Linfa di cui gli stessi
suoi ispiratori si sono giovati suonando insieme a lui. Infatti Pino Daniele,
oltre che a prendere e ad apprendere era uno che donava e molto anche. Il
cantautore napoletano è stato il protagonista di una svolta musicale e
culturale di ampia portata. E’ riuscito
a tramandare una parte del patrimonio musicale mediterraneo, quello legato alla
solarità italiana, partenopea soprattutto, sintetizzandolo con il blues nero ei
il rock in gener. Un percorso di
contaminazioni straordinario che ha dato origine ad un linguaggio nuovo capace
di generare uno stile elegante, ma nel contempo POP, (POPular), dal grande successo commerciale.
Una processo di contaminazione proprio
del linguaggio jazzistico ed infatti molti jazzisti di fama, oltre a quelli
citati, hanno condiviso piacevolmente con lui il palco . Con
la scomparsa di Pino Daniele, perdiamo
non solo un fecondo cantautore, uno dei personaggi più popolari e
richiesti del panorama musicale internazionale, ma anche uno splendido
chitarrista e uno straordinario esempio di ambasciatore musicale e culturale.
Il video che segue è esempio
chiaro dell’abile fusione delle atmosfere mediterranee e il blues oltre che di eccellente performance
solistica. Il brano è il notissimo O’scarrafone
. E’ eseguito in duo da Pino Daniele e Pat Metheny in un concerto tenutosi nel 1995 al forum di
Assago. Della partita oltre a Daniele e Metheny alle chitarre erano Rita Marcotulli al piano, Jimmy Earl al
basso Oliviero Baldassari alle tastiere e Lele Melotti alla batteria.
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