Il coordinamento provinciale per
la sanità chiede alle competenti autorità di far luce sulle affermazioni della
dg della Asl di Frosinone rilasciate nel corso della audizione del 26.03.2015
presso la Commissione sanità della Regione Lazio, secondo cui all’atto del suo insediamento
presso la Asl esisteva un clima di illegalità diffusa.
A parte questa considerazione non
attinente per modi e tempi in sede di audizione all’atto aziendale, ricordiamo
che dal 4 marzo 2015 abbiamo assistito a un balletto di delibere Asl che hanno
stravolto il contenuto dell’atto aziendale presentato a novembre 2014 e
fortemente contestato, ed evidenziato una metodologia di lavoro e di decisione
che preoccupa seriamente l’opinione pubblica e il coordinamento.
Si sono succedute in 21 giorni
ben quattro delibere Asl che sembrano siano state dettate più dall’esigenza di
innominabili accordi pseudopolitici che dalla rispondenza ad esigenze di
miglioramento delle strutture sanitarie.
L’ultima delibera poi, quella del
25 marzo, sembra il frutto di una alchimia da stregoni.
In essa si rappresentano
simulacri di miglioramento per varie strutture sanitarie, ma a noi tutto questo
da l’impressione di una cortina fumogena fortemente irrispettosa
dell’intelligenza dei cittadini della ciociaria.
E’ scritto nella delibera che si
ritiene di dover assumere delle decisioni “ che possano tranquillizzare
l’opinione pubblica fugando dubbi e incertezze sul futuro assetto organizzativo
aziendale e sull’offerta assistenziale del territorio” . Infatti la delibera ha
fugato ogni dubbio: oggi abbiamo la totale certezza che tutto andrà allo
sfascio.
La credibilità della dirigenza
aziendale, per il coordinamento già a livelli bassissimi, è scesa così sotto lo
zero.
Il tutto ha inizio il 16 luglio
2014 quando ci veniva raccontato che il polo ospedaliero Frosinone Alatri aveva
tutte le caratteristiche per avere il DEA di secondo livello.
Il 13 novembre 2014 ci fu nell’atto
aziendale l’inserimento della richiesta del Dea di secondo livello da accordi intercorsi con il
presidente Zingaretti, che dopo qualche giorno smentì tale affermazione.
Nella prima decade di marzo 2015
ci veniva raccontato che il DEA di secondo livello si allontanava di molto nel
tempo, fino a scomparire.
Caro presidente Zingaretti, ti
rendi conto qual è il frutto delle tue scelte?
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