Frosinone, 11/11/2016
Ma la
tutela, il governo e la gestione dell’acqua sono in mano agli amministratori
pubblici o agli imprenditori e commercianti?
Signori
sindaci,
il Comitato Provinciale Acqua
Pubblica, parte del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, vuole fare un po’
di chiarezza dopo le sciocchezze ed il terrorismo sparsi a piene mani in queste
settimane e Vi invita ad informarVi di quanto segue prima di assumere una
qualunque decisione in ordine alla drammatica questione della gestione del
Servizio Idrico.
a)
In primo luogo le contestazioni fatte dalla
Segreteria Tecnica Operativa all’indomani dell’Assemblea dei sindaci del 18
febbraio 2016 sono state parzialissime rispetto alle inadempienze di ACEA ATO 5
S.p.A., che non riguardano solo quelle legate agli investimenti definiti nel
2015 ma riguardano gli obblighi contrattuali, scritti nero su bianco nella
Convenzione di Gestione e nel Relativo Disciplinare Tecnico. Abbiamo chiesto per tempo alla Segreteria
Tecnica ed alla Consulta dei Sindaci di integrare le contestazioni fatte al
gestore, ma costoro se ne sono guardati bene.
b)
E’ falso che in caso di risoluzione del
contratto i singoli comuni si vedrebbero gravati dei relativi costi. Basta
leggere il contratto per verificare che al gestore uscente devono essere
riconosciute solo le somme effettivamente impiegate e non ancora recuperate con
le fatture.
c)
La determinazione di queste somme dovrà avvenire
attraverso un’apposita commissione bilaterale e, se si considera che ACEA ATO 5
S.p.A. ha chiuso gli esercizi 2014 e 2015 con un utile di oltre 10 milioni
l’anno, non si capisce quali ulteriori somme possa richiedere.
d)
La magistratura che eventualmente sarebbe
chiamata a dirimere l’eventuale controversia su questo punto è quella ordinaria
e non certo il TAR di Latina.
e)
E’ sempre falso che in caso di risoluzione del
contratto i singoli comuni si vedrebbero gravati dei relativi costi, in quanto,
sempre in base ai documenti contrattuali ed alle leggi, dette somme andrebbero
a gravare sul nuovo Piano d’Ambito e sulla determinazione delle relative
tariffe (quindi, di fatto, non cambierebbe niente - almeno in meglio - rispetto
all’ipotesi in cui i conguagli pretesi da ACEA fossero contabilizzati sulle
fatture dei prossimi anni di … ACEA).
f)
Non è vero che in caso ACEA ATO 5 S.p.A. fosse
cacciata si dovrebbe necessariamente fare una nuova gara ed affidare il
servizio ad un altro privato.
g)
Nei prossimi giorni il governo approverà la
versione definitiva del Testo Unico dei Servizi Pubblici Locali e rilevanza
Economico Generale e per espressa affermazione del ministro Madia l’acqua è
stata esclusa, come richiesto dal Forum e votato dalle Commissioni di Camera e
Senato, dal decreto e pertanto resta la
possibilità della gestione pubblica del Servizio Idrico.
h)
La Regione Lazio deve dare attuazione alla legge
5/2014 che riporta le scelte e le decisioni sulla gestione dell’acqua
all’interno dei Consigli Comunali con la partecipazione dei cittadini.
i)
Per quanto riguarda il problema delle risorse
necessarie alla gestione del servizio è pura illusione che l’affidamento al
privato risolva la questione, perché il privato reperirà le risorse necessarie
sui mercati finanziari che finiranno per assumere il controllo sia degli
investimenti che delle tariffe.
j)
Solo se il gestore è pubblico è possibile
attivare forme di finanziamento alternative, come ad esempio i Buoni Ordinari
Comunali (o Provinciali).
Nella sostanza,
signori sindaci, attenzione a chi bandisce con false promesse e vi minaccia con
i peggiori orrori, perché fondamentalmente è in mala fede.
Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone
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