Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 18 febbraio 2017

Anarkos il vino "CONTRO"

Luciano Granieri




Il privato è politico si diceva una volta, ebbene anche il bere è politico l’ho scoperto stamattina. 

Come ogni sabato ho fatto un salto dal mia amico Germano dell’enoteca Enogourmet. Mi serviva  una bottiglia di vino  rosso, senza pretese, da bere a pranzo.  Ogni sabato mattina, l’enoteca di Germano, che sta a due passi da casa mia  in Via Vado del Tufo, organizza delle degustazioni di vini particolari accompagnati da spuntini fatti con prelibatezze  di formaggi e salumi che colà si vendono. 

Stamattina l’atmosfera nella cantina  era particolarmente frizzante, quasi ribelle. Appena entro in negozio Germano mi invita ad assaggiare un vino rosso  appena arrivato da Manduria. “Ho pensato a te quando ho scelto di farmi arrivare  questo nettare ” mi confessa  l’amico sommelier porgendomi  una bottiglia. “Leggi, leggi l’etichetta” è l’ulteriore invito. 

Il vino si chiama “Anarakos” sul vetro troneggia  l’inconfondibile “A” anarchica stilizzata. Leggo meglio: 

“Anarkos è il vino contro:

Anarkos è il vino contro,  Il sacrificio di MILIONI DI VITI piantate ad alberello

Anarkos è il vino contro , la COLONIZZAZIONE CAPITALISTICA del terzo millennio nelle terre di Puglia, lo sfruttamento dei suoi vigneti  e dei suoi vini.

Anarkos è il vino contro, l’EMIGRAZIONE FORZATA dei diritti di reimpianto pugliesi nelle altre regioni del nord

Anarkos è il vino contro, la COMPLICITA’  e la FAZIOSITA’ delle leggi Comunitarie in agricoltura, l’OPPRESSIONE  culturale  nei modelli di consumo del vino, l’ANNIENTAMENTO della tipicità , il DOMINIO del mercato”.

Su  un folder illustrativo che accompagna le bottiglie leggo ancora :

 “ Anarkos.  Un vino contro. Nato per protestare contro il dominio delle elites politiche ed euro-burocratiche di Bruxelles e contro la nuova colonizzazione della Puglia da parte dei produttori-capitalisti del nord. Negramaro, Primitivo e Malvasia Nera , sono unite in un’esplosione di frutta e una corposità sanguigna per trasferire di palato in palato  il messaggio Rivoluzionario di Liberazione!”

 Insomma quel diavolo di Germano si era fatto arrivare il vino per fare la rivoluzione! Intendiamoci la rivoluzione è cosa seria, necessita di mente fredda e lucidità. Un rivoluzionario in preda ai fumi dell’alcool rischia di innescare immediatamente la reazione. 

Però ciò non toglie che, una volta preso il palazzo d’inverno, non si possa festeggiare ad Anarkos. Anzi visto che conquistare il palazzo d’inverno, per ora, è pura utopia, godiamoci i festeggiamenti, reali,  di una futura utopica  vittoria, con un buon bicchiere di vino anarcoide. 

Al netto dell'autoironia,  il vino, prodotto dall’Agricola Felline di Manduria, è veramente buono.  Importante è anche il messaggio politico che lancia. Poi  affidare la diffusione del vento  rivoluzionario  alle fragranze del  Negramaro , del  Primitivo e della Malvasia Nera,  che si trasferiscono di palato in palato, è azione di rottura  vera, in tutti i sensi, compresi l’odore e il sapore. Evviva Durruti !!!!!


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