Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 2 aprile 2017

Poesia dedicata a Buddy Rich

 Michael Keshigian
Rich at 100



In un jazz club abbandonato,
dove una volta debuttai,
solo ragni e topi
stavano  dietro i pannelli acustici
che una volta risuonarono  in un sogno,
vedo la mia immagine distorta
riflessa su uno sfregiato  piatto ride
di uno sconclusionato drumset,
sento come un intruso,
dirompente un riff di Buddy Rich
quando si esibì qui
qualche decade fa
arruolando   il mio talento
dalla vicina scuola di jazz,
aggiungendo i colori del sassofono
ai suoni sepolti
fra le tue mura
infilati nei tuoi angoli
quando noi precipitammo la sua furia
verso il picchiettar del piede,
la gamba ondeggiante in una gita  percussiva
fuggì  da una dimensione alternata,
Cammino su  questo palco,
sforzandomi per sentire quei preziosi timbri
 che gli ultimi giorni hanno iniziato a nascondere,
gli assoli da piogge di anni
sono stati  lavati via,
umettate perdute si ricrearono indiscernibilmente
attraverso le  labbra contratte
dalla mia affaticata imboccatura
facendo scivolare le mie  unghie
sul  martoriato piatto
spero  che il fantasma di Buddy suonerà.

Traduzione di Luciano Granieri







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