Oggi si è svolta presso la Asl di Frosinone, una conferenza
stampa indetta dalla dirigenza generale allo scopo di illustrare la
pianificazione adottata per ridurre le
liste d’attesa inerenti alla diagnostica per immagine in ambito ambulatoriale.
Il dott. Maurizio Nicolini, responsabile incaricato di mettere a punto il piano ,
ha esposto le azioni che il management Asl, guidato dal commissario direttore generale Luigi
Macchitella, ha adottato . Di seguito alcuni provvedimenti:
Armonizzare i
turni d’impiego di radiologi, tecnici, infermieri dedicati. Perchè ad
oggi se c’è il radiologo, manca il
tecnico e se c’è il tecnico manca il radiologo o l’infermiere?
Adeguamento dei tempi di esame alla media regionale con conseguente
risparmio di spese per straordinari, pari
ad un importo quantificato superiore ai
300mila euro l’anno. Perché ad oggi la Asl per fare una lastra
impiega un tempo tale da pagare lo straordinario al medico che la esegue?
Redazione di un
piano di formazioni per i tecnici . L’80% dei quali ad oggi non è in grado di
gestire le macchine così dette pesanti, ossia le apparecchiature che prevedono
l’utilizzo di mezzi di contrasto . Perché ad oggi solo il 20% di
operatori è in grado di far funzionare questi macchinari?
Uniformare le agende CUP al sistema informativo per la diagnostica
per immagini RIS. Perché ad oggi il radiologo che riceve il
paziente deve riscrivere la cartella clinica ex novo con perdite di tempo non
certo utili a ridurre la lungaggine dell’esame?
Accesso del
sistema CUP alla disponibilità di esame delle strutture private accreditate. Perché ad oggi è il paziente a perdere tempo a contattare le cliniche private
accreditate per accertarsi che ci sia un
posto nelle loro agende?
Destinare gli
esami di routine semplici alle case della salute, lasciando alla UOC gli esami
più complessi Perché ad oggi nella
case della salute cosa c’è?
Delegare alle
strutture private accreditate un numero maggiore di esami. Perché ad
oggi non ne svolgono già abbastanza?
Altre delucidazioni in merito al servizio le ha fornite il
nuovo primario della UOC di radiologia dott. Germano Scevola, radiologo
interventista. Il quale ha annunciato l’assunzione
a tempo indeterminato tramite concorso
di nuovi radiologi in modo da evitare il ricorso a prestazioni per incarico
straordinario notoriamente più costose……già
NOTORIAMENTE. Inoltre verranno
acquistati 5 nuovi ecografi, e più
moderni macchinari per le RMN, oltre ad un agiografo per interventi generali, strumento
che oggi manca. Non solo, notevoli si
sono rivelate le capacità di mediazione sindacali del dottor Scevola, il quale
pare sia riuscito a rabbonire i radiologi attualmente in servizio che
protestavano per l’eccessiva lunghezza
dei propri turni e l’impossibilità di usufruire delle ferie natalizie. Pensate
i dottori radiologi in subbuglio sono diventati agnellini tanto da rinunciare alle
vacanze di natale per migliorare il servizio . Alla domanda se i suddetti
medici si siano mostrati d’accordo, la risposta è stata, diciamo così...... evasiva.
Insomma entro
febbraio 2019 il sistema riassorbirà le liste d’attesa e funzionerà meglio .
Perché ad oggi funziona peggio, o non funziona proprio?
P.S. Alla conferenza stampa non ho potuto fare alcuna
domanda perché non sono giornalista, ma solo un pericoloso bolscevico aderente a
Potere al Popolo.
Nessun commento:
Posta un commento